Caos M5s, ddl Zan e molto altro: Matteo Salvini ai microfoni di In onda ha analizzato alcuni dei dossier più caldi per il governo, ma non poteva mancare una riflessione sul futuro del Centrodestra. Negli ultimi giorni si è parlato molto della possibile federazione tra partiti di governo della coalizione, un dialogo ravvivato dalla proposta di Silvio Berlusconi di un partito unico…
Incalzato da Concita De Gregorio e David Parenzo, Matteo Salvini si è soffermato in primis sulla crescita nei sondaggi della Meloni: «Io ho scelto l’Italia, entrando al governo non ho scelto l’interesse del partito ma il mio Paese. Se riusciamo a rinviare le cartelle esattoriali o a evitare le patrimoniali della Sinistra, lo facciamo perché siamo al governo. Sono contento di quello che stiamo ottenendo, poi se cresce il Centrodestra per me va benissimo: non ho avversari dentro la coalizione. Non sto a guardare i sondaggi».
SALVINI SUL FUTURO DEL CENTRODESTRA
Entrando nel dettaglio sul futuro della coalizione, in particolare sull’ipotesi di un accordo per Palazzo Chigi e per Berlusconi al Quirinale, Matteo Salvini ha ribadito: «Io non faccio e disfo partiti in base alla convenienza personale, non c’è all’orizzonte alcun partito unico. Ho chiesto di collaborare e federarci per portare a casa le riforme. Nella sostanza siamo già primo partito. Io mi occuperò di lavoro, scuola e disabilità nei prossimi mesi. Vedremo a marzo 2023, chi governerà il Paese lo decideranno gli italiani». E ancora: «Io sono disponibile alla collaborazione, a collaborare sui progetti. Federiamoci sulle riforme, sull’apertura delle grandi opere, non è il momento di fare partiti nuovi. L’esigenza degli italiani in questo momento non è avere partiti nuovi ma di avere una politica che risolve».