LE POLEMICHE CONTRO LA PRESENZA DI ORBAN E WILDERS A PONTIDA E LA RISPOSTA DI SALVINI: “UNICO ESTREMISMO È QUELLO ISLAMISTA”
Lo scorso anno con l’amica e alleata Marine Le Pen, a Pontida 2024 invece insieme sul palco tutti insieme Matteo Salvini, Viktor Orban e Geert Wilders (oltre ai leader di Cheega Andrè Ventura, del FPO austriaco e dello spagnolo Vox): l’alleanza dei Patrioti per l’Europa prende nuova linfa dal palco della Lega ai nastri di partenza della nuova legislatura in Ue, incarnando un’alternativa alla maggioranza “europeista” di Ursula Von der Leyen. Ha fatto e sta facendo discutere il palco di Pontida con i leader della destra europea che dall’Olanda all’Ungheria rappresenta il ruolo di “antagonista” all’europeismo politicamente corretto di Bruxelles.
Se da un lato però la sinistra italiana prova a “spaccare” il Governo Meloni contrapponendo la destra dei Patrioti al Centrodestra di FdI e Forza Italia – accuse subito rispedite al mittente dallo stesso Salvini che da Pontida ha rilanciato la compattezza dell’esecutivo parlando di “anime diverse” ma sempre uniti nelle soluzioni – la presenza di Orban e Wilders sul palco della Lega è stato letto anche fuori dai nostri confini come «un’ombra nera estremista» che si allarga anche in Europa. Pure su questo il vicepremier leghista ha trovato il tempo di replicare a distanza, confermando l’entusiasmo di una «santa alleanza dei popoli europei» contro l’Europa dei fallimenti di questi ultimi anni. «A leggere qualche giornale di sinistra, a Pontida c’era il raduno dei bad guys, degli estremisti», ha detto ancora dal palco di Pontida il segretario federale del Carroccio. Con Orban, con i patrioti portoghesi, austriaci, cechi, spagnoli, con l’Olanda di Wilders, il progetto rilanciato da Pontida si pone l’obiettivo contro l’unico vero estremismo che rimane, ovvero «l’estremismo islamico, che è il cancro della Terra».
CRESCE L’ASSE DEI PATRIOTI (ANTI-VON DER LEYEN) PRONTI A CAMBIARE L’UE: IL PROGRAMMA RILANCIATO DA SALVINI
Dal processo Open Arms sull’immigrazione clandestina alle politiche migratorie, dalla legge sull’Autonomia differenziata fino alla riduzione delle tasse per imprese e lavoratori: il programma del Governo Meloni entra e non poco all’interno dei dialoghi con i leader europei sul palco di Pontida, con la Lega di Salvini che rivendica la centralità di azione rispondendo alle critiche della stampa “sinistra” che tende a dividere il Centrodestra nazionale (aiutato da screzi comunque presenti fra FdI, FI e Carroccio). Orban e Wilders ringraziano Salvini per l’impegno tanto sul tema migranti quanto sul fronte cittadinanza, rifermando la centralità della sovranità nazionale al servizio di una nuova Europa più vicino alla gente e meno agli apparati burocratici di Bruxelles.
«Noi patrioti d’Europa diventiamo sempre più forti», ha scritto Wilders nel post social successivo all’intervento di Pontida, confermato anche dal Presidente ungherese che ha ripercorso la crescita dei Patrioti per l’Ue fin dalla vittoria del Governo Meloni nel 2022. «Alla fine della lotta, Parigi si girerà, riprenderemo Varsavia e diventeremo la più grande potenza politica d’Europa. Poi prenderemo il controllo della politica di Bruxelles e renderemo l’Europa di nuovo grande», conclude Orban. La centralità di Marine Le Pen in Francia, assieme all’esecutivo di Centrodestra italiano, sono i due punti di massima forza su cui la destra “puntella” un programma a lungo termine di reale alternativa alla maggioranza politica (ma non nei consensi) di Ursula Von der Leyen. Al contrario di un progetto estremista, Salvini rivendica l’unità di un’alleanza che si pone l’obiettivo di eliminare «l’invasione islamica»: il progetto dei Patrioti è lanciato e appare molto meno “marginalizzato” di quanto non sia stato scritto e preconizzato nei mesi successivi alle Elezioni Europee.