Dal Papeete un anno dopo la situazione è decisamente diversa: un po’ per il Covid, un po’ perché Matteo Salvini ora i “pieni poteri” li vuole togliere al Premier Conte, un anno fa li “voleva” per fermare la stagione del no a tutto del Movimento 5 Stelle: questo e molto altro emerge dall’intervista a La Verità del leader leghista, impegnato a combattere su ogni fronte il Governo per il rischio proroga dello stato d’emergenza, «Faremo tutto quello che è possibile politicamente, giuridicamente, costituzionale per evitare che gli italiani vengano presi in giro». L’idea del Centrodestra è che la richiesta di allungare lo stato d’emergenza al 31 dicembre (o al 31 ottobre come sembra più plausibile dalle ultime fonti di Governo, ndr) è tutt’altro che giustificabile dalla realtà di oggi dell’Italia: «due terzi del Paese senza ricoveri e senza contagi, terapie intensive sotto controllo. Non ci sono ragioni sanitarie», secondo Salvini, «per prendere una decisione del genere». La Lega annuncia che scenderà in piazza e mobiliterà da medici a giuristi, da avvocati e sindaci fino ai Governatori del Carroccio: «coinvolgeremo anche Mattarella, spero che il Presidente non resti a guardare questo drammatico arretramento dell’Italia…».
SALVINI, IL COVID E LE REGIONALI
Il leader della Lega confessa poi a Mario Giordano di aver un forte sospetto che dietro alla scelta di Conte di allungare lo stato d’emergenza non ci sia solo incapacità o scarsa competenza, «qualcuno potrebbe voler danneggiare volontariamente l’Italia» e così Salvini parla esplicitamente di «malafede». Secondo l’ex Ministro degli Interni con questo iter il Governo «favorisce i nostri competitor tedeschi e cinesi in primis, che in effetti approfittano della crisi delle nostre imprese e del nostro turismo». In maniera ancora più diretta, Salvini attacca il suo ex Premier affermando che il Governo continua «a fare il male dell’Italia. Anche solo l’annuncio di ipotetiche altre chiusure provoca danni devastanti all’economia. È stata perfino bocciata la proposta della Lega di assegnare solo a prodotti made in Italy i bonus per l’acquisto di prodotti in negozio. È un governo nemico delle imprese italiane e che avvantaggia quelle straniere a partire dalle cinesi».
Secondo il segretario della Lega vi è un sostanziale “mandato” per fare affossare il Paese che va fermato il prima possibile, partendo dall’impedimento sullo stato d’emergenza “prorogato”: «È evidente che non sono in grado di gestire la ricostruzione. Un governo che litiga anche sul calcio e sul calcetto, ma tiene chiuse scuole e asili, è un governo pericoloso». Salvini reputa assurdo anche solo pensare di fermare le elezioni Regionali se dovessero risalire di un po’ i contagi («Già c’è una democrazia sospesa e un governo che non ha la maggioranza in Senato») e invoca un Centrodestra pronto a governare già da domani: «Il governo cadrà per volontà degli italiani. Faranno loro quello che la politica per ora non può fare. Sarà la situazione sociale ed economica delle prossime settimane a suggerire all’esecutivo di farsi da parte».