Si è tenuto questo pomeriggio l’incontro a Palazzo Chigi tra il leader della Lega Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il primo dopo la pausa di ferie della politica: «Durante l’incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi, il leader della Lega ha espresso grande preoccupazione per la crisi in Afghanistan anche per le potenziali ricadute sul nostro Paese. Non a caso, proprio questa mattina Salvini ha incontrato a Roma gli ambasciatori di Afghanistan e Pakistan». In particolare nel colloquio con Khaled Ahmad Zekriya, l’ex Ministro degli Interni ha ribadito l’esigenza di non «offrire alcun riconoscimento per Talebani o Emirato Islamico, la determinazione a contrastare ogni forma di terrorismo, violenza ed estremismo». Da ultimo, chiosa la nota della Lega, Salvini e l’ambasciatore «hanno poi condiviso che il nuovo governo afghano dovrà nascere nel rispetto della Costituzione afghana e di ciò che prevede l’Art. 60 della Costituzione».



A margine di un evento elettorale a Città di Castello, il segretario federale della Carroccio ha riportato la parte politica più rilevante del colloquio avuto con il Premier: «Il ministro dell’Interno non sta svolgendo il suo ruolo e a dirlo sono i numeri. Sul fronte dell’immigrazione siamo quasi a quota 40 mila sbarchi, mi domando come il ministro passi le sue giornate». Salvini ha comunque escluso di aver chiesto un rimpasto di Governo a Draghi, specie sul nome di Luciana Lamorgese di cui comunque rimane una fortissima critica sull’operato: «La Lega – riporta l’ANSA – chiederà ufficialmente al ministro di venire in Parlamento a riferire su quanto non sta facendo. Lo ripeto chiederemo come sia stato possibile che un rave party sia andato avanti per giorni senza che nessuno sia intervenuto e facendoci fare una pessima figura nel continente. Ci sono ministri che si sono dimessi per molto meno».



GLI ALTRI TEMI IN AGENDA A PALAZZO CHIGI

Sempre da Città di Castello – dove ha presentato candidatura di Roberto Marinelli a sindaco della città umbra – Matteo Salvini ha ricordato come l’incontro con Draghi sia andato molto bene pur essendoci diverse preoccupazioni in merito all’agenda politica di settembre: «ci sono da bloccare 60 milioni di cartelle di Equitalia, c’è la riforma delle pensioni a cui lavorare, c’è la riforma della giustizia, della pubblica amministrazione, del codice degli appalti e poi c’è la riapertura delle scuole da garantire in presenza e poi abbiamo parlato di Afghanistan e tutto quello che ne consegue». Ma nel colloquio con il Presidente del Consiglio è stato affrontato anche il delicato tema dell’emergenza incendi nel nostro Paese, anticipando un Consiglio dei Ministri in settimana proprio su questo: «Al presidente Draghi, a proposito – ha spiegato ancora il segretario della Lega – ho detto che l’accorpamento tra carabinieri e forestale non ha funzionato e che occorre una nuova manovra per permettere di reimpiantare gli alberi nei luoghi dei roghi». Nella nota diffusa dal Carroccio si legge infine come Salvini e Draghi abbiano affrontato anche «i temi legati alla ripresa dell’attività di governo: Salvini ha confermato il massimo sostegno per realizzare le riforme utili all’Italia a partire da giustizia, taglio della burocrazia e delle tasse».

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