Lo stop al ddl Zan ha acceso il dibattito all’interno del panorama politico. Il Centrodestra ha esultato per il sì alla “tagliola”, Matteo Salvini ha messo nel mirino il segretario dem Enrico Letta: «Il Pd ha voluto affossare una legge contro odio e discriminazioni, addirittura ignorando gli appelli della Santa Sede».



In un post pubblicato su Instagram, Matteo Salvini ha aperto a nuove trattative: «È possibile ripartire subito dal testo del centrodestra che non coinvolge i bambini, non mette a rischio la libertà educativa nelle scuole, non introduce la teoria gender e non limita la libertà di espressione. L’obiettivo comune è punire chi discrimina, odia e insulta. Il muro contro muro voluto da Letta non ha pagato».



SALVINI STRONCA LETTA, È SCONTRO PD-ITALIA VIVA

Matteo Salvini, insieme ad altri esponenti del Centrodestra, ha messo nel mirino l’atteggiamento della componente giallorosso. Ma Letta deve fare i conti con le bordate anche di partiti vicini ai dem, come Italia Viva. «Il ddl Zan è fallito per colpa, responsabilità e scelta di Pd e M5s», le parole di Matteo Renzi in una diretta social: «La loro arroganza, unità alla loro incapacità di fare politica, ha segnato l’esito del ddl Zan. Per fare politica servono i voti dei parlamentari, non i like degli influencer. Bisogna prendere il voto di chi lavora in Parlamento e rappresenta il paese». Criticato aspramente sui social, Letta ha preso la parola per puntare il dito contro Iv: «È evidente che nella giornata di mercoledì si è sancita una rottura a tutto campo, sicuramente con Italia viva il ragionamento è quello che sto dicendo, ma anche con quella parte che ha votato in quel modo sul ddl Zan».

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