La linea tenuta dalla Lega di completa adesione al governo e l’immagine di Matteo Salvini riscuotono consensi. Lo evidenzia “Radar”, il sondaggio di Swg realizzato nel periodo tra il 3 e 9 luglio. Nel report si legge che da quando il partito di Salvini fa parte della maggioranza, “l’immagine della Lega è migliorata”. Questo vale per il 18% se si tiene conto del complesso dei cittadini, ma si sale al 56% tra gli elettori del Carroccio. Il sondaggio spiega anche le ragioni di questo apprezzamento. In primis, “un miglior atteggiamento di Salvini e ad una maggiore concretezza nell’attività politica”.



Per quanto riguarda nello specifico Salvini, il “cambio di rotta positivo è riconosciuto da quasi un quarto dei cittadini”. Infatti, il 24% ritiene che il segretario della Lega sia migliorato rispetto al passato, “e questa opinione è condivisa da quasi due terzi dell’elettorato leghista”. Nello specifico, si tratta del 65%. Il sondaggio fa un confronto con l’atteggiamento politico tenuto da Salvini di un paio di anni fa, quando c’era il governo Draghi e Salvini non faceva parte del governo, pur guidando un partito che lo appoggiava.



SONDAGGIO SU LEGA “INDICAZIONI NON CHIARE SULLE ALLEANZE EUROPEE”

Ma a cosa si deve questo “miglioramento” dell’immagine della Lega e del suo leader Matteo Salvini? Il campione del sondaggio Swg era chiamato a dare due risposte. Oltre al miglior atteggiamento del vicepremier e ministro dei Trasporti (36%), pesa anche il fatto che il partito “si occupa più di cose concrete” (33%). Inoltre, viene apprezzato anche il fatto che il partito sia più moderato (26%). Agli ultimi posti la constatazione che la Lega “riesce a realizzare il suo programma” (20%) e appare “più vicina alle persone”. Il sondaggio Swg, come evidenziato da Libero, sottolinea l’affidabilità della Lega. Nel complesso, il Carroccio viene visto dai suoi elettori come partito di governo, non di protesta.



C’è poi il posizionamento europeo della Lega. Riguardo future intese, si legge nel report che non ci sono “chiare indicazioni da parte dei leghisti tranne quella di evitare alleanze con Renew Europe”, cioè la famiglia di Emmanuel Macron che ha in Matteo Renzi e Carlo Calenda i punti di riferimento italiani. C’è una leggera preferenza per il gruppo ECR, per i conservatori guidati dalla premier Giorgia Meloni, rispetto al Ppe e a Id, attuale partito di cui fa parte la Lega. Ma lo scarto di gradimento presso gli elettori della Lega tra Ppe e Id è minimo, con un leggero vantaggio per i popolari.