Matteo Salvini resta convinto che il Governo Draghi sia la risposta migliore alle inefficienza e ritardi del precedente esecutivo ma questo non toglie che la Lega rimanga ancora molto perplessa da alcune “aree” del Governo Conte rimaste intatte pur dopo il cambio di passo a Palazzo Chigi: in primis, il Ministero della Salute e soprattutto i membri del Comitato Tecnico Scientifico. È notizia di oggi dell’uscita di Agostino Miozzo – coordinatore Cts nell’ultimo anno – verso un ruolo di collaborazione al Ministero dell’Istruzione, ma non è con lui personalmente che Salvini si scaglia nell’ultima intervista al Tempo: «Draghi ha confermato Speranza e avrà avuto i suoi motivi, noi stiamo lavorando per cambiare tutto il “sistema” che lo circonda».



Tradotto in parole semplici, sono i membri del Cts ad essere sul banco “degli imputati” per la Lega e la componente di Centrodestra interna al Governo Draghi. «Anche il CTS ad esempio dovrebbe cambiare passo, e anche componenti, dopo un anno di lavoro. Chi ha bloccato lo sviluppo di cure alternative ed efficaci, e rallentato le terapie domiciliari, dovrà risponderne agli Italiani», attacca ancora Salvini.



SALVINI E IL CAMBIO DI PASSO DEL GOVERNO

Non di solo polemiche vive però il Carroccio, e sul piano vaccini presentato dal commissario Figliuolo piovono commenti positivi da Salvini ancora sul Tempo: «Sui vaccini poi Draghi ha avuto la forza e il coraggio di bloccare l’esportazione di centinaia di migliaia di dosi all’estero, cosa che l’Europa non aveva mai fatto, lavorando per una produzione nazionale. Sovranismo e autonomia farmaceutica, prima gli Italiani significa anche questo». Ad un mese dalla partenza del Governo “di larghe intese” il giudizio della Lega resta comunque positivo: «In diversi casi si è fatto di più in un mese che in tutto l’anno passato. Sul piano vaccinale ad esempio finalmente si corre, per rimediare agli incredibili errori della Commissione Europea e ai pasticci di Arcuri, giustamente allontanato. Produrre vaccini e farmaci in Italia, accelerare sulle terapie domiciliari, fare accordi con altri Paesi per ottenere vaccini, organizzare una macchina imponente lasciando perdere primule, sprechi e sciocchezze».



Quello che non hanno fatto Conte e Arcuri in un anno, attacca ancora l’ex Ministro degli Interni, «lo stiamo facendo noi in poche settimane. La presenza della Lega al governo sarà garanzia che la musica cambierà, basta con le migliaia di sbarchi degli scorsi mesi e con gli affari per scafisti e trafficanti». Basta Dpcm e nuovi decreti, che però nei contenuti non si differenziano molto: Salvini conclude e ribatte «Vero, ma conto che questo sia l’ultimo “decreto emergenza” con chiusure e restrizioni, perché mi fido di tutti i medici che ormai parlano di marzo come dell’ultimo mese in cui stringere i denti, per poi rinascere, ripartire, oserei dire Risorgere dopo la Santa Pasqua ad aprile».