A 48 ore dall’annuncio dell’estensione del Green Pass, che è divenuto di fatto obbligatorio per numerose realtà, ha preso la parola Matteo Salvini. Il leader della Lega si è vaccinato nella giornata di ieri, e qualcuno ha insinuato che la vaccinazione sia giunta proprio dopo l’annuncio del premier Draghi: «Ma no, non scherziamo – replica il leader della Lega parlando ai microfoni del Corriere della Sera stamane – la vaccinazione era stata prenotata per tempo, mica si può decidere dalla sera alla mattina…». Resta il fatto che l’ex ministro dell’interno si dice ancora contrario sul Green Pass così come è stato modificato: «E resto contrario. Abbiamo cercato di limitare i danni che sarebbero derivati nel caso di applicazione estensiva (nei bar, sui treni, nei luoghi di lavoro). Avremmo tolto i diritti civili a 30 milioni di persone. Vedremo fra 15 giorni. Il presidente ha fatto questa scelta d’intesa con Speranza – ha proseguito – noi avremmo agito diversamente. A differenza dei 5 Stelle che minacciano e poi non fanno nulla, noi se abbiamo qualcosa da dire lo diciamo a voce alta ma non mettiamo a rischio gli equilibri».



Durante la conferenza stampa sul Green Pass Draghi ha di fatto replicato a Salvini dicendo che non vaccinarsi è morte: «Sono rimasto stupito negativamente – commenta il leader del Carroccio – ma non voglio commentare le sue parole». E ancora: «L’avevo sentito prima del Consiglio dei ministri e avevamo dialogato amabilmente su tante questioni. Se aveva qualche osservazione da muovermi poteva dirmelo al telefono e non attraverso una conferenza stampa».



SALVINI: “GREEN PASS? NON ABBIAMO I NUMERI PER BLOCCARE LA DECISIONE MA…”

Quindi, sempre sul Green Pass, spiega: «Non abbiamo i numeri per bloccare la decisione. Abbiamo messo agli atti il nostro dissenso e adesso attendiamo di vedere come si evolverà la situazione». E in vista del futuro il pensiero leghista non sembra differente: «Non cambieremo idea e ci batteremo sempre per tutelare la libertà di scelta e per evitare che vengano imposti obblighi (per esempio a scuola) inaccettabili». Quindi ribadisce: «Io sono per la libertà di scelta. Da vaccinato non voglio imporre niente a nessuno. Se tanti hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione sono contento per loro. Però, stiamo attenti alle controindicazioni. Ho passato la giornata al telefono con imprenditori, ristoratori, responsabili di agenzie di viaggio preoccupati per il crollo delle prenotazioni. Anche le associazioni di categoria hanno lanciato l’allarme. Siamo sicuri che non stiamo facendo danni?».



Secondo Salvini i tanti che sono scesi in piazza queste ore manifestando contro il Green Pass non sono contro i vaccini: «Conosco tanta gente che è vaccinata che si oppone alle restrizioni e che invoca la libertà di scelta. Mercoledì a Roma saranno in tanti a far sentire la loro voce. Non vedo che male facciano. Di certo non sarò io a ghettizzarli. E altrettanto sicuramente non voglio vivere in una nuova Unione Sovietica». Sul vaccino ai giovani, Salvini rimane della stessa linea di pensiero: «Gli scienziati e i governi inglese e tedesco sconsigliano il vaccino sotto i 18 anni. E ricordo che in Italia per il Covid è morto un solo ragazzo sotto i 20 anni. Poi, se il presidente Draghi vuole imporre l’obbligo vaccinale vada in Parlamento e vedremo. Io non sono d’accordo». Ma Salvini aggiunge e conclude: «Non succederà mai. Noi dobbiamo far crescere il Paese, non perdere tempo. Esaurite le parentesi Zan, Fornero, Ius soli, è ora di tornare a lavorare».