È la legge sul conflitto d’interessi, assieme al Decreto Sicurezza bis, le due micce pronte ad esplodere nel Governo gialloverde: dopo il botta-risposta tra Salvini e Di Maio in mattinata sul tema del “referendum”, la campagna elettorale delle Elezioni Europee si sposta come “mirino” sulla legge presentata dal M5s e volta – analizzano i “maligni” – a ostacolare un possibile ritorno di Salvini con Berlusconi e Forza Italia. Intervenendo ad “In mezz’ora in più” il Ministro degli Interni spiega «Se qualcuno vuole fare una legge contro Berlusconi, è un pò fuori dal tempo, ne parliamo da 30 anni…» di fatto stuzzicando nuovamente i rivali-colleghi del M5s. Nel merito della legge, Salvini aggiunge «Andiamo avanti con il conflitto di interessi, è nel contratto, ma se mi chiede se è una priorità, dico no. Ma facciamolo, non mi oppongo, stiamo approfondendo la bozza, se avremo delle idee, le suggeriremo». I rapporti interni al Consiglio dei Ministri, garantisce il leader della Lega, non sono cambiati eppure «I rapporti nel Cdm cambiano se non vengono mantenute le parole date. Io l’ho mantenuta, mi aspetto ora che i Cinque stelle mantengano la parola data sull’autonomia, sulla riduzione delle tasse, sulla sicurezza. Spero che nessuna voglia riaprire i porti». Lo scontro, continua..



SALVINI “VOTO ELEZIONI COME UN REFERENDUM”

La sfida tra Salvini e Di Maio non è che sia proprio la “novità” del giorno guardando la politica degli ultimi mesi e sempre di più verso le Elezioni Europee 2019: eppure, col passare dei giorni la guerra interna al Governo Lega-M5s sembra non finire mai, da Siri passando al Decreto Sicurezza (questo tema in particolare rischia di rompere la maggioranza nelle prossime settimane, ndr) arrivando fino al “nodo” Renzi. Nel giorno in cui l’ex segretario del Pd torna a parlare in una lunga intervista a La Repubblica, il leader della Lega da Sanremo utilizza un termine che diventerà di certo cardine in questi ultimi giorni di campagna elettorale: «le elezioni europee sono come un referendum tra la vita e la morte, tra il futuro e il passato. O questa Europa la riprendiamo per i capelli adesso o, se domenica 26 non andiamo a votare, ai nostri figli lasceremo uno stato islamico fondato sulla precarietà e sulla paura». Nel stesso comizio ancora Salvini attacca «Il 26 maggio sarà un referendum. Non sono elezioni europee. Svegliate chi ancora dorme se sperate in qualcosa di nuovo. Dove governa al Lega si vede».



DI MAIO VS SALVINI: “SEI COME RENZI”

Da San Giovanni Rotondo dove invece è in campagna elettorale il leader del M5s Luigi Di Maio la replica è presto che lanciata contro il collega-rivale vicepremier: «L’ultimo che ha parlato di referendum è stato Renzi e non gli è andata bene. Io non sfido gli italiani, li rappresento». Stoccata “ironica”? Mica tanto, visto quanto ancora Di Maio avanza subito dopo: «alle Elezioni Europee gli italiani alle europee dovranno scegliere tra che si vuole tenere gli indagati per corruzione nelle istituzioni e chi no. Chi abbassa le tasse nei comizi e chi, invece lo fa davvero. Chi aiuta le persone con il salario minimo, e chi non lo vuole fare. Chi dice che la donna deve stare chiusa in casa a fare più figli». Il nemico è sempre uno, la Lega di Salvini e fa specie visto che sarebbero assieme nel Consiglio dei Ministri con «rinnovato impegno per rispettare il contratto di Governo» come ripetuto da entrambi i vicepremier. Nel frattempo, “l’indiretto interessato” senatore di Firenze a Rep spiega la sua visione delle prossime Elezioni: «il governo uscirà ridimensionato rispetto ai sondaggi trionfanti di questi mesi, ma ancora non abbattuto. Tra Di Maio e Salvini c’è un gioco delle parti sulla pelle del Paese. Ma quando dopo la legge di Bilancio metteranno le mani nelle tasche degli italiani l’incantesimo populista si spezzerà». Secondo Renzi, infine, «Salvini e Di Maio hanno vinto con promesse farlocche e una campagna elettorale vergognosa, inquinata dal fango delle fake news». Per lui il Pd crescerà e Lega-M5s crolleranno: avrà ragione “mister referendum” o i due alleati-rivali?

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