Matteo Salvini non userà i risultati delle elezioni comunali per alimentare lo scontro nel governo. Ma il leader della Lega avverte: «Io sto al governo se posso aiutare gli italiani, se qualcuno pensa di stare al governo per tirarla in lungo o crescere dello zero virgola, non è quello di cui gli italiani hanno bisogno». Il vicepremier lo ha detto nella conferenza stampa indetta per commentare il voto delle amministrative. In serata incontrerà Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte per discutere di nomine Ue, dove l’Italia si trova in una posizione di isolamento, e della procedura di infrazione per lo stato dei nostri conti pubblici, ma il capo politico del M5s dalla Lega si aspetta sostegno anche su salario minimo, abbassamento delle tasse e tagli degli stipendi dei parlamentari. «Non abbiamo voglia di scontrarci con nessuno. La nostra forza in Europa è che diamo tanto e riceviamo poco. Non abbiamo bisogno di chiedere soldi agli altri, chiediamo di poter aiutare la nostra gente», ha aggiunto Salvini.
SALVINI “EUROPA NEGA RADICI CRISTIANE”
Di Europa ha parlato anche nell’intervista rilasciata a Radio Maria. Per Matteo Salvini «nega le radici giudaico-cristiane», per questo è «normale parlare di eutanasia, di liberalizzazione delle droghe», ma queste sono «tutte cose che rischiano di portarci in un burrone». Per il ministro dell’Interno «la crisi più spaventosa è quella delle mancate nascite: le culle non sono mai state così vuote in Italia, e questo è un allarme». L’obiettivo di Salvini è «rimettere al centro l’uomo, la donna e, mi permetto di dire, anche le radici giudaico-cristiane negate dall’Europa, per cui sono stati tolti i crocefissi dalle aule scolastiche». Il vicepremier non ha citato espressamente il cardinal Gualtiero Bassetti, che aveva parlato di boom della Lega per la «profonda la crisi di altre proposte» e che chi governa non dovrebbe scaricare «su altri le proprie responsabilità». Salvini dal canto suo ha ribadito che l’emergenza è quella delle mancate nascite.