Matteo Salvini, leader della Lega, è intervenuto ai microfoni di “Radio Libertà”, nell’ambito di un’intervista realizzata dal direttore Giulio Cainarca. Il segretario del Carroccio si è concentrato in modo particolare sull’argomento flat tax, sottolineando quelli che, dal suo punto di vista, sono i punti di forza di tale misura: “Da una parte – ha esordito – c’è chi sta lavorando a un’Italia più snella, più efficiente e con meno carico fiscale sul lavoro. Dall’altra parte, invece, c’è chi propone la tassa patrimoniale sui risparmi, sulle successioni e sulla casa e parla di flat tax dimostrando ignoranza o arroganza. Questo vale per Letta, per i Cinque Stelle, per Zingaretti”.



Salvini è quindi entrato nello specifico, sottolineando che la flat tax oggi è operativa per due milioni di lavoratrici e lavoratori: più dettagliatamente, 1,9 milioni di partite Iva già oggi applicano l’aliquota fissa del 15% se il loro tetto annuo arriva al massimo a quota 65mila euro. “Un’altra bugia della Sinistra, detta da Zingaretti – ha proseguito l’ex ministro – è che la flat tax punirebbe i giovani: è vero l’esatto contrario, tanto che, nel 2021, anno di pandemia e di crisi economica, i dati ufficiali dicono che hanno aperto 549mila partite Iva”.



MATTEO SALVINI: “CON LA FLAT TAX, PIÙ DI MEZZO MILIONE DI LAVORATRICI E DI LAVORATORI HANNO SCOMMESSO SU SE STESSI”

Nel prosieguo del suo intervento a “Radio Libertà”, Matteo Salvini ha voluto evidenziare che, numeri alla mano, più di mezzo milione di lavoratrici e lavoratori hanno scommesso su se stessi e, di questi, il 48% ha un’età al di sotto dei 35 anni: “Ciò significa che più di 250mila ragazze e ragazzi ci hanno provato, creando lavoro e fatturando – ha detto il leader leghista. Di tutte queste nuove partite Iva, più di 240mila hanno scelto il regime della flat tax. Un esercito di centinaia di migliaia di persone lavora quindi grazie alla tassa secca al 15%. Chi apre una nuova partita, per i primi cinque anni paga solo il 5% se arriva a un massimo di 65mila euro di fatturato”.



L’obiettivo è quindi quello di continuare a lavorare in questa direzione, ha concluso Salvini: “Vogliamo portare il tetto per la flat tax da 65 a 100mila euro, cominciando a estendere questa tassazione semplice, piatta e agevolata anche alle famiglie e ai lavoratori dipendenti in una prima fase fino ai 50mila euro di dichiarazione annua se monoreddito e fino ai 70 mila euro se si applica anche il quoziente familiare. La flat tax aiuta i giovani capaci e che guadagnano di meno”.