Un’altra bufera si abbatte su Matteo Salvini. Dopo il caso dei voli di Stato e l’inchiesta sul giro del figlio in moto d’acqua, spunta il selfie con Antonio Matrone, detto Michele. Su questo chiede chiarimenti la Commissione parlamentare Antimafia. Il presidente Nicola Morra ha appoggiato la richiesta dei colleghi Andrea Caso e Francesco Urraro (M5s) riguardo la foto. Antonio Matrone è infatti figlio di un noto boss della camorra salernitana. Francesco Matrone, conosciuto come “Franchino ‘a belva”, è un boss di Scafati (Salerno) condannato all’ergastolo nel 2009. Per cinque anni è comparso nella lista dei super latitanti più pericolosi d’Italia, poi l’arresto nell’agosto 2012. La foto è stata pubblicata dal quotidiano locale Metropolis e ha scatenato le polemiche. Caso e Urraro, membri campani della Commissione parlamentare Antimafia, hanno chiesto all’ex ministro dell’Interno e leader della Lega di chiarire la sua posizione. Una richiesta appoggiata appunto da Morra, che ha confermato: «Servono chiarimenti sulla vicenda».

MORRA A SALVINI: “CHIARISCA FOTO CON FIGLIO BOSS ALL’ANTIMAFIA”

Quando Antonio Matrone, figlio del boss Franchino, ha pubblicato su Facebook il selfie con Matteo Salvini ha aggiunto una didascalia. «Un caffè insieme al mio caro amico Matteo». La foto però non è passata inosservata. «Siamo rimasti allibiti», hanno dichiarato Andrea Caso e Francesco Urraro del Movimento 5 Stelle. E poi sono andati all’attacco del leader della Lega: «Il ministro ci ha abituati in 14 mesi a ogni tipo di foto, ballo ed esibizione canora, ma, se la politica balneare al Papeete poteva farci pure sorridere, qui invece c’è da piangere perché getta ombre su una persona che è stata ministro dell’Interno fino al giuramento del nuovo esecutivo». E quindi si aspettano chiarimenti, chiedono anche se la foto è stata scattata quando era ministro, se è amico del figlio del boss e che rapporti ha con lo stesso. «Poco conta dove è stata fatta, scandalizzano certi comportamenti da parte di chi aveva il compito di contrastare la criminalità organizzata».