Non sarà affatto facile per la Ministra della Giustizia Marta Cartabia riuscire a portare a termine una piena riforma del mondo giudiziario come auspicato alla nascita del Governo Draghi: alla vigilia del primo “Plenum” del Consiglio Superiore di Magistratura (domani, alla presenza di Mattarella e per l’appunto Cartabia), lo scontro interno alla maggioranza tra Pd e Lega resta a distanza il vero “sale” politico del momento.



Csm, processo civile, penale e carriere magistrati: i punti all’ordine del giorno per la Guardasigilli sono diversi e nonostante un’unitarietà di partiti di maggioranza in Parlamento, la frattura interna al Cdm tra forze garantiste (Centrodestra e Italia Viva) e “giustizialiste” (Pd, M5s, LeU) mette a serio rischio il pacchetto giustizia tanto ricercato dalla neo inquilina di Via Arenula. Autentica conferma della difficoltà al momento di trovare unità di intenti tra Cdx e Csx sono le parole giunte ieri alla scuola di formazione politica della Lega del suo segretario, Matteo Salvini: «Non potrà essere questo il governo che affronta in grande stile i problemi della giustizia ma il prossimo, che sarà eletto, farà una grande, coraggiosa e sistematica riforma della giustizia che rimette al centro i cittadini e le imprese».



GIUSTIZIA, LO SCONTRO PD-CENTRODESTRA

Dopo gli attacchi continui del neo segretario Enrico Letta contro la presenza della Lega in maggioranza, Salvini ha risposto per le rime immaginando ben poco possibile l’eventuale accordo tra forze così diverse su temi molto divisivi come quelli della giustizia. «Spero Salvini si trovasse alla scuola di formazione politica in qualità di studente», ha replica a distanza Walter Verini, tesoriere Pd «bisogna smettere di usare la giustizia come una clava per la visibilità. Salvini smetta di fare politica con la giustizia».

Insomma, terreno delicato e campo quasi “minato” per la Ministra Cartabia, alle prese con diverse riforme ereditate (e da rivoluzionarie) della precedenza gestione Bonafede: un sorprendente “assist” alla Lega arriva da Matteo Renzi che ieri alla assemblea di Italia Viva ha lanciato un monito piuttosto netto a Pd e 5Stelle, «Siete dalla parte di diritto e civiltà giuridica o state con Bonafede e Travaglio?». Entro fine aprile dovrebbero essere presentati gli emendamenti finali alla riforma del Csm in Parlamento, ma al momento lo scontro in commissione tra le due anime opposte del Governo è tutt’altro che risolto.