È politica, ma comunque significativa. Ci riferiamo alla guerra dichiarata da Matteo Salvini all’Austria per la decisione di limitare nel Tirolo il transito ai Tir. La decisione è stata presa perché la strada su cui annualmente transitano 2,5 milioni di mezzi pesanti e 7 milioni di auto è giudicata insostenibile. “I trattati di libero scambio valgono per tutti, non è possibile che un governo membro dell’Ue impedisca la libera circolazione di uomini e mezzi. I divieti devono scomparire”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, come riportato da Italia Oggi. Inoltre, ha sollevato un’altra questione: “L’Italia sta mantenendo gli impegni sia sul tunnel del Brennero che sulla Tav. Non sempre austriaci e francesi fanno lo stesso”.



Quindi, il monito all’Austria affinché “torni nell’alveo della legalità. A quel punto si potrà discutere”. Matteo Salvini ha fatto sapere che la commissaria europea ai Trasporti, Adina Ioana Valean, e il ministro tedesco Volker Wissing concordano riguardo l’inammissibilità del comportamento di Vienna. “L’Austria sta infrangendo la legge e quindi va chiesta la procedura d’infrazione”. La speranza di Salvini è di non arrivare a questo.



ITALIA VS AUSTRIA PER BLOCCO CIRCOLAZIONE TIR

Previsto anche un incontro bilaterale col collega tedesco. Lo ha annunciato lo stesso Matteo Salvini: “Non è possibile ci siano limitazioni sul fronte austriaco a danno degli italiani, è intollerabile da anni”. Il leader della Lega ha invitato l’omologo tedesco a Roma: “Non è ammissibile che per scelta di alcuni si danneggi l’operatività di un interno Continente”. Il giro di vite imposto dall’Austria prevede, come riportato da Italia Oggi, il blocco totale per alcune categorie di Tir, la non circolazione per gli altri nelle giornate di sabato e domenica, il contingentamento a 300 mezzi l’ora nel tratto autostradale che interessa il valico di frontiera Kufstein/Kiefersfelden. Ma dal divieto sono esclusi i mezzi con targa austriaca. Nel frattempo, si studiano varie soluzioni. Ad esempio, il divieto di uscita dall’A22 agli autotrasportatori in caso di code, un trattato internazionale con Austria e Germania per una gestione congiunta del traffico, il controllo digitalizzato del traffico per intervenire nei casi abnormi, il potenziamento della rete ferroviaria. “L’Austria prima tolga i divieti. Non mi siedo al tavolo con chi è al di là della legge e dei trattati. Appena Vienna torna nel contesto civile della Comunità europea possiamo ragionare su tutto”.

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