«Oggi incontrerò Monsignor Gallagher in Vaticano, per me è motivo di onore. Parleremo di vita, di famiglia, di bambini e di Afghanistan»: così il leader della Lega Matteo Salvini a “La Stampa” annuncia la prima ‘visita ufficiale’ presso la Santa Sede, dopo anni di frecciate a distanza specie sui temi caldi come l’immigrazione e l’accoglienza. Cade un “tabù”, dopo i titoli feroci di “Famiglia Cristiana” contro l’ex Ministro degli Interni (accostato addirittura a Satana, ndr), con l’incontro tra Salvini e Monsignor Gallagher, Segretario dei Rapporti con gli Stati e autore della famosa nota scritta dal Vaticano contro il Ddl Zan lo scorso giugno.



Mentre il testo di legge contro l’omotransfobia si è nuovamente arenato al Senato proprio in questi giorni – con l’offensiva di Centrodestra, Italia Viva e Chiesa che nei mesi scorsi hanno messo in discussione il testo già approvato alla Camera – il dialogo tra il n.1 del Carroccio e la Santa Sede procede per la prima volta in maniera diretta e pubblica. Sulla vita, sui diritti ma anche su utero in affitto (l’ultima scandalosa polemica sulla “fiera del bebè” presto in arrivo in Italia, ndr) e sull’Afghanistan: tanti i temi sul tavolo, come spiegato dall’Adkronos che per primi ieri diedero la notizia-scoop, «è facile immaginare che sarà l’occasione per l’avvio di un confronto più serrato con il Vaticano anche su temi divisivi, come l’ìmmigrazione. E non solo. Soprattutto ora che Salvini veste i panni del ‘moderato’ ed è a capo del primo partito del centrodestra che stato dando il suo sostegno al governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi».



SALVINI SUL PAPA: “NON LA VEDIAMO COSÌ TANTO DIVERSAMENTE…”

Sempre a “La Stampa” Salvini spiega di non aver una distanza così siderale, come tanti raccontano, con Papa Francesco, anche sui temi delicati come l’immigrazione: «Mi sono riletto molti passaggi dei suoi discorsi e non sono così sicuro che abbia una visione diversa». Conclude il segretario della Lega che da tempo molti sacerdoti «hanno condiviso le mie scelte da ministro dell’Interno», il che ha comportato un interesse comunque mai marginale della Santa Sede nella persona di Salvini e nel partito Lega. In materia di bioetica e difesa della vita, le convergenze sono molte e allora tornano di stretta attualità le parole dette dall’ex n. 1 Cei Cardinal Camillo Ruini, «Salvini ha notevoli prospettive davanti a sé, però deve maturare. Il rosario? Un modo per affermare il ruolo della fede».

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