Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, nella serata di ieri è stato ospitato nella trasmissione Diritto e Rovescio di Rete 4 da Paolo Del Debbio, dove ha parlato dell’attualità politica, tanto italiana quanto internazionale, partendo dalla principali delle questioni in agenda per l’esecutivo, ovvero la crisi dei migranti. Pochi giorni fa il ministro ha parlato di “complotto”, che oggi contestualizza specificando come il fenomeno dell’immigrazione, attualmente, appaia essere “organizzato”.



“Non è qualcosa di spontaneo”, spiega Matteo Salvini parlando delle migrazioni, “ci sono organizzazioni criminali che organizzano questi viaggi. Ognuno di questi poveretti che rischia la vita per essere messo su questi pezzi di ferro, destinati ad affondare, paga tra i 3 e i 4 mila dollari, soldi che poi i trafficanti usano per comprare armi e droga”. Secondo il ministro, insomma, “contrastare i trafficanti e gli scafisti significa contrastare i trafficanti di armi e droga“.  Continuando sulle migrazioni, Matteo Salvini sostiene come “il 20% di coloro che arrivano in Italia scappano veramente dalla guerra, e per queste persone casa mia è casa loro, ma il problema è che l’80% non scappa da nessuna guerra, ma ce la porta sui treni, nelle stazioni, nei parchi, dove le ragazze faticano sempre di più a fare due passi. Bloccare l’immigrazione clandestina è il dovere di qualunque politico pagato dagli italiani perché non possiamo accogliere gli immigrati di tutto il mondo in Italia”.



Salvini: “Sui migranti mi aspetto la collaborazione europea”

Continuando a parlare dei migranti, poi, Matteo Salvini passa anche a spiegare la sua posizione sui partner europei, sostenendo che “Macron questa sera ha detto la Francia non può ospitare tutta la miseria del mondo, ma lo dice e non lo fa. Le frontiere italiane sono frontiere europee e dai francesi, dai tedeschi, dall’UE mi aspetto collaborazione, uomini, navi, mezzi per proteggere i nostri confini e la nostra sicurezza, ma invece ci sono solo tante chiacchiere“.

“Quando limitammo gli sbarchi”, sostiene Matteo Salvini parlando del momento in cui ministro degli Interni, “l’abbiamo fatto da soli e ho guadagnato un processo perché bloccai una barca spagnola che rifiutava di andare in Spagna. Il 6 ottobre arriverà Richard Gere per testimoniare e dire che sono un criminale”, ma lui dal conto suo ci tiene a specificare che “ci vado a testa alta in quel tribunale perché nel mio paese si entra solo se si può entrare. Rischio il carcere”, sintetizza Matteo Salvini, “per aver fatto quello che ho promesso di fare, e rischierò il carcere con la testa alta perché ho sempre rivendicato quello che ho fatto”.



La crisi migranti tra cpr e cauzioni

“Il governo”, spiega ancora Matteo Salvini, “fa e farà di tutto per stroncare questo traffico di esseri umani” perché “c’è un’organizzazione, fatta e finita, con la collaborazione delle associazioni criminali italiane che dalla migrazione illegale ottiene manodopera”. Fenomeno che, peraltro, allo stato “costa miliardi di euro”, che ora saranno in parte finanziati dalle cauzioni da 5mila euro proposte e che dovrebbero pagare gli immigrati illegali.

Similmente, secondo i piani del governo i migranti irregolari ora saranno detenuti nei cpr, che secondo Matteo Salvini, “non sono lager, esistono in tutta Europa. Se stasera uscendo di qua la polizia beccasse qualcuno che scippa, accoltella o ruba, prima di espellerlo lo devi mettere in un cpr per identificarlo e rispedirlo nel suo paese. Chi dice di no ai cpr dice di si al fatto che questa gente possa circolare liberamente. Noi lavoriamo perché ogni regione abbia un cpr e mi spiacerebbe che quelle con un governo di sinistra fossero meno sicura perché i governanti dicono di no”. Particolare attenzione, infine, sarà data agli immigrati islamici che, secondo Matteo Salvini, “non sono come gli altri [perché] c’è una certa subcultura dell’integralismo islamico per cui la donna è inferiore all’uomo. Io che ho una figlia e un figlio non voglio che crescano in un paese con qualcuno di fianco che pensa che in Italia sia normale pensare che la donna è inferiore dell’uomo”.

Matteo Salvini: “Nuovi bonus per i redditi bassi”

Infine, superando la questione migranti, Matteo Salvini passa a parlare del resto dell’azione di governo, partendo dai bonus per i redditi bassi. “È previsto”, spiega, “un bonus per aiutare i redditi più bassi con la benzina perché non posso trattare nello stesso modo chi fa il pieno alla panda per andare a lavorare e chi lo fa alla porche per andare al mare. Il bonus benzina e quello per l’energia elettrica va dato a chi ha i redditi più bassi”.

Inoltre, sostiene ancora Matteo Salvini, “in legge di bilancio si metteranno aumenti di stipendio fino a 100 euro per chi guadagna fino a 30/35 mila euro all’anno”. Discorso simile anche per i condoni edilizi e fiscali, perché secondo il ministro “moltissimi cittadini che per una grondaia, una finestra, una tapparella, 30 cm di box o veranda, non vanno avanti per anni in comune senza avere un certificato”. Mentre dal punto di vista del fisco, conclude il ministro Matteo Salvini, “per le micro cartelle esattoriali da 20mila euro per un divorzio, un infortunio, un cliente che ti ha fregato” è più logico chiedere una parte del debito al cittadino “per poi lasciarlo respirare“.