SALVINI “RISPONDE” A DRAGHI: “‘NOI LEALI AL GOVERNO, MICA COME ALTRI…”

In conferenza stampa al Premier Draghi è stato chiesto se il suo “messaggio” di allerta contro ogni potenziale crisi di Governo include anche la Lega di Salvini: «La Lega? Io ho fatto esempio, ma il punto è più profondo. Se il Governo lavora allora continua, se non riesce allora non continua». Nel giro di pochi minuti non tarda la risposta a distanza del Segretario leghista Matteo Salvini, il quale conferma la piena lealtà al Governo: «Noi non minacciamo. Siamo gente serena, perbene, leale. Noi non mandiamo le letterine di Babbo Natale come qualcun altro, perché aspetta che accada qualcosa».



Poco prima il Presidente del Consiglio era stato molto duro contro chi, dal M5s in poi, lancia degli «ultimatum» per la fine della Legislatura: «Un governo con ultimatum non lavora e il governo perde il suo senso di esistere: lo dico a quelli che minacciano sfracelli per settembre». Le parole di Draghi arrivano di fatto a pochi metri dal n.2 della Lega, Giancarlo Giorgetti, che non aggiunge un singolo commento alla precisazione fatta poi dal Premier: durante un flash mob in Campidoglio contro il degrado della città di Roma (amministrata dal Centrosinistra del sindaco Gualtieri, ndr), Salvini ha invece ribadito la soddisfazione della cancellazione dall’agenda dei lavori in Parlamento dei temi come droghe libere e ius scholae. Già stamane aveva twittato così: «Grazie alle barricate della Lega, rinviati droga libera e cittadinanza facile. Ora occupiamoci di tasse e lavoro. Promessa mantenuta!».



“SUBITO LA PACE FISCALE”: LE RICHIESTE DELLA LEGA DI SALVINI AL GOVERNO

In attesa di capire cosa avverrà nel Governo dopo il voto decisivo giovedì in Senato sul Dl Aiuti, è ancora Salvini a tracciare le effettive richieste per il prosieguo della Legislatura sui temi considerati più urgenti da qui ai prossimi mesi. «L’azzeramento della legge Fornero non è una richiesta della Lega, è una richiesta dell’Italia. Il taglio delle tasse non è una richiesta della Lega, è una richiesta dell’Italia», spiega ancora il leader del Carroccio dalla Capitale. Salvini si dice «assolutamente sereno e determinato» e ribadisce che quando la Lega si fa determinata a compatta, «l’abbiamo visto questa settimana in Aula – le cose cambiano. Probabilmente qualcuno nei mesi passati ha contato troppo sulla nostra bonomia, sulla nostra generosità, sulla nostra lealtà».



Secondo l’ex Ministro degli Interni, lanciando bordate tanto al Pd quanto al Movimento 5Stelle, «Lealtà non vuol dire la droga libera. Se riportano in Aula la legge sulla droga libera, io vado personalmente a fare le barricate in Aula. Se i Cinquestelle fanno i capricci, decidano loro. La Lega fa richieste assolutamente fondate, sobrie». Salvini sottolinea infine i punti capisaldi da approfondire nelle prossime riunioni di Governo: «Chiediamo al Governo di accelerare sulla pace fiscale, perché ci sono 15 milioni di italiani che hanno una cartella di Equitalia che rischia di distruggere la loro vita e la loro famiglia. Chiediamo di accelerare sulla riforma delle pensioni e sul superamento definitivo della legge Fornero e poi di aumentare stipendi e pensioni che sono assolutamente troppo bassi rispetto a inflazione e costo della vita».