SALVINI CONFERMA: “NON C’È NESSUN CASO POLITICO, MATTARELLA HA IL MIO PIENO RISPETTO”
La polemica non c’’è, così come non esiste alcuna polemica con il Quirinale: Matteo Salvini stamane ad “Agorà” è ‘costretto’ a tornare sulla querelle alimentata ieri dalla stampa nazionale sul potenziale scontro a distanza fra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il senatore della Lega Claudio Borghi. «Nessuna polemica della Lega con il presidente Mattarella, che ha il mio rispetto, e il rispetto della Lega»: così il vicepremier e leader leghista ad “Agorà” su Rai 3 spegne subito il possibile caso ad una settimana dalle Elezioni Europee 2024, nato dal messaggio del Presidente Mattarella per la festa del 2 giugno inviato a tutti i prefetti d’Italia.
«Con l’elezione del Parlamento europeo consacreremo la sovranità della Ue», questo passaggio in particolare del discorso del Colle non è affatto piaciuto al senatore Borghi che su X ieri ha sottolineato come se realmente il presidente della Repubblica «pensa davvero che la sovranità sia dell’Unione europea invece che dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso». Salvini fin da subito aveva sottolineato non esserci alcuna polemica con il Presidente Mattarella, sebbene media, opposizioni e pure qualche alleato (i leader di Forza Italia e Noi Moderati hanno subito condannato le parole di Borghi) abbiamo collegato l’uscita del parlamentare come il pensiero effettivo della Lega.
LEGA CHIUDE LA POLEMICA, SALVINI PARLA DI PACE: “MATTARELLA È GARANTE COSTITUZIONE CHE RIPUDIA LA GUERRA. IN FRANCIA…”
Il caso invece non c’è in nessun modo, chiarisce ancora Salvini che esclude qualsiasi “querelle” a pochi giorni dal voto in Europa: «Mattarella ha tutto il nostro rispetto, è il garante della Costituzione, una Costituzione che ripudia la guerra». Lo stesso rispetto, accenna ancora il leader della Lega e vicepremier, non avviene dappertutto in Europa, come dimostra il caso francese: «alcuni altri presidenti, come Macron e chi come lui, che vorrebbero bombardare la Russia e rischiano di portare l’Europa verso la terza guerra mondiale».
Rimanendo sul tema delle Elezioni Europee, Salvini punta tutto sul piano del gruppo ID di cambiare davvero l’Europa puntando sulla comunità delle nazioni, un’unità diversa dalla “fusione” ipotizzate dalle altre forze filo-europeiste: «Tanti italiani che non ci avevano votato per essere stati al governo con Conte, Draghi, Di Maio, si stanno accorgendo che la Lega – ha aggiunto il Ministro dei Trasporti– è quella che ha una idea di Europa giusta, per esempio sulla casa che per gli italiani è sacra». Per il Carroccio ottenere qualsiasi risultato sopra l’8,8%, ovvero i consensi ottenuti alle ultime Elezioni Politiche 2022, sarebbe già una grande conquista: «Con il centrodestra, non saremo mai alleati con la sinistra, e con il bombarolo Macron», è la confermata promessa del leader leghista a pochi giorni dal voto per rinnovare l’Europarlamento, in quanto «Dovrei mandare al macello i soldati italiani per le sue manie di grandezza o perchè ha problemi in Francia». Dopo il “non caso Mattarella” Salvini lancia così un appello agli altri alleati del centrodestra per puntare ad un dialogo concreto dopo il voto delle Elezioni Europee 2024: «Spero che tutto il centrodestra italiano si comporti allo stesso modo. Ovviamente non sosterremo mai Ursula von der Leyen o piuttosto che Mario Draghi come ipotetici presidenti della commissione europea».
A polemica chiusa da Lega e Salvini, resta l’ultimo commento di Borghi che intervistato da Radio24 non ritira il proprio commento ma aggiunge «come tutte le cose c’era anche un se davanti. Io ho detto una banalità che straconfermo. Uno il giorno della festa della Repubblica, il giorno della consacrazione della sovranità italiana” ha detto che “si consacra la sovranità europea». La sovranità italiana è garantita e sancita dalla Costituzione, conclude il senatore leghista, ergo non è possibile parlare di “sovranità europea”: chiudendo poi il “caso”, Borghi confida di non ritenere affatto Mattarella un «capo dell’opposizione», come è stato invece dipinto nelle ricostruzioni oggi di alcuni quotidiani.