LA GUERRA MONDIALE E LA RICHIESTA DI PACE: L’IMPEGNO DI SALVINI VERSO LE EUROPEE 2024
Ad una settimana dalle Elezioni Europee 2024 la campagna elettorale è stata praticamente inglobata dall’emergenza internazionale, tanto in Medio Oriente quanto in Ucraina dove le dichiarazioni del segretario NATO hanno sconvolto il già fragile equilibrio geopolitico: secondo il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini il tema della pace è e dovrà essere il fulcro per la prossima Europa. «Più guerre ci sono nel mondo e più complicata è la situazione, motivo per cui quelli che parlano di guerra e di guerra contro la Russia, di missili in Russia, di attacco alla Russia sono dei pazzi da fermare», ha fatto sapere questo pomeriggio il Ministro delle Infrastrutture, ribadendo – assieme all’altro vicepremier Antonio Tajani e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – quanto l’Italia ripudi la guerra anche perché è scritto e sancito nella Costituzione.
«Lo tengano ben presente Macron e Scholz, Francia e Germania che anche in queste ore, come troppo spesso accade, pretendono di decidere a nome di tutti gli europei cosa fare e non fare anche a proposito della guerra»: Salvini è netto e ripropone quanto già spiegato ieri sera nell’ospitata a “Cinque Minuti” e “Porta e Porta” su Rai 1. Secondo il segretario del Carroccio, quando viene riferito – ad esempio dal segretario della NATO Stoltenberg o dall’Alto Commissario per la politica estera Ue Borrell – che le armi che abbiamo mandato all’Ucraina per difendersi «possono essere usate per bombardare e uccidere in Russia, dicono qualcosa di folle e spalancano le porte alla tragedia di una guerra planetaria. La Lega e il governo italiano dicono no a qualsiasi ipotesi di guerra».
Salvini sottolinea dunque che l’Italia è tutt’altro che disponibile a mandare armi in Ucraina per poter attaccare la Russia, anche perché quanto propongono Stoltenberg e Macron «ci porta all’anticamera della terza guerra mondiale»: anche per questo occorre ribadire per il leader della Lega come l’impegno del nostro Paese «sia sempre teso all’assicurare ogni difesa possibile all’Ucraina», senza per questo scatenare un conflitto mondiale.
ALLEANZE IN UE, UN CENTRODESTRA UNITO DOPO LE EUROPEE È POSSIBILE?
Fra i liberali di Macron e la sfidante in Francia Marine Le Pen, l’alleato storico del Rassemblement National in Italia non ha alcun dubbio in merito alle alleanze per il post-Europee 2024: «fra Macron e la Le Pen, spero che tutte le persone di buonsenso scelgano la Lega e la Le Pen. Non a caso abbiamo indicato il generale Vannacci come candidato della Lega in tutta Italia perché di sicurezza e di come fermare le guerre ha una certa esperienza».
Confermando appieno la cacciata di Afd dal partito ID dopo le inqualificabili “difese” delle SS naziste, Salvini confida in un’alleanza a lungo termine con tuto il Centrodestra unito anche in Europa: per un dialogo proficuo fra Giorgia Meloni e Marine Le Pen la scommessa della Lega è che si possa fare assolutamente, «La Le Pen è il primo partito di Francia e parla di pace. Io spero che il centrodestra unito, che gli italiani hanno scelto per governare l’Italia, abbia la stessa unità in Europa. Se uno preferisce Macron, che parla di guerra, mandando soldati anche italiani a combattere e morire in Ucraina, allora non possiamo essere d’accordo». I risultati delle Elezioni Europee 2024 diranno forse tanto, se non tutto, ma le dichiarazioni in serie anche solo delle ultime ore di Salvini, della Presidente Meloni e della stessa Le Pen appena pochi giorni fa – e in aggiunta il durissimo attacco del capo dei socialisti Ue Schmit contro il PPE – fanno ben intuire come il progetto di un Centrodestra europeo sia tutt’altro che un’utopia.