«Il Mes? Un commissariamento»: è durissimo Matteo Salvini nella lunga intervista rilasciata al direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti sui tre principali temi del momento, gli accordi con l’Europa, le inchieste sulla Regione Lombardia e il futuro del Governo Conte-2. Il leader della Lega resta sulla linea di Meloni e degli ex alleati M5s in merito al prestito da 37 miliardi del Fondo Salva-Stati e si distanzia ulteriormente al europeismo di Forza Italia: «Il Mes fa rima con commissariamento. L’unica strada è emettere buoni del tesoro. In questo momento i titoli di Stato italiani vanno a ruba e hanno interessi bassi. Se tu emetti trentasette miliardi di titoli del tesoro, l’equivalente del Mes, da lunedì al venerdì vanno a ruba e sono soldi che devi restituire agli italiani e non a un fondo che ha sede in Lussemburgo che non risponde a niente e a nessuno». A chi però fa notare che i soldi del Mes sono “semplici” e con interessi molto bassi, molto più di qualsiasi scambio-emissione di buoni sul mercato, Salvini replica nettamente «Anche l’usuraio ti propone soldi comodi, ma quando entri nel giro dell’usura sei finito. È quello che sta succedendo in questo momento in Italia. Lo Stato non ti aiuta e molti finiscono nelle mani della ‘ndrangheta».



IRA SALVINI SU INCHIESTA A FONTANA

Il tono molto polemico resta anche sul fattore Governo, con Salvini che continua a richiedere interventi “shock” per l’economia altrimenti si rischia il collasso nazionale nei prossimi mesi: «Quando torneremo al governo non ci sarà bisogno di alcun Mes né di altre diavolerie. All’opposizione si possono avere idee diverse, anche se dispiace». Dopo l’inchiesta per la faccenda dei camici ai danni del Governatore Attilio Fontana, il segretario della Lega non ci sta e contrattacca parlando di “giustizia ad orologeria”: «Lo conosco e conosco personalmente alcuni dei medici del San Matteo che sono coinvolti in questa surreale vicenda giudiziaria e le garantisco: sono persone eccezionali. Non si entra alle cinque della mattina in casa di uno come il professor Venturi manco fosse un delinquente comune». Dalla Diasorin ai camici, Salvini bolla tutto come una grande operazione di “attacco” alla Regione più ricca d’Italia e rilancia «È una vera vergogna. Oggi magistrati e giornalisti mettono nel mirino il Policlinico San Matteo di Pavia che è una delle eccellenze mondiali della sanità. Prima di farlo magistrati e giornalisti dovrebbero sciacquarsi la bocca, quantomeno studiare».



La critica non risparmia neanche i paragoni con le altre Regioni, specie con il Lazio del leader Pd Nicola Zingaretti: «Vogliamo parlare di un’inchiesta su una donazione? Vogliamo parlare dei trentacinque milioni che la Regione Lazio ha speso per mascherine mai arrivate? Su Zingaretti non c’è uno straccio di inchiesta, chissà perché». Salvini chiosa l’intervista sul Giornale spiegando la sua rabbia non tanto per motivi politici ma per quanto inciderà nel futuro prossimo della Regione Lombardia che già deve fare i conti con la crisi Covid-19: «Il modello di sanità lombarda lo studiano gli Stati Uniti, Israele e la Germania. Non saranno tre pennivendoli e tre magistrati in cerca di fama a infangare uno dei fiori all’occhiello dell’Italia. Quando se la prendono con me è della serie ma chi se ne frega. Ma quando per attaccare la Lega attaccano undici milioni di Lombardi allora non ci sto».

Leggi anche

Mes, Ue mette alle strette l'Italia: "Ratifichi riforma"/ "Deve rispettare impegno, questione di credibilità"