“Il lavoro è al centro di tutto. Serve meno burocrazia: imitiamo il modello Genova, dove in un anno e mezzo si è ricostruito un ponte e l’Italia ha dimostrato al mondo quello che sappiamo fare”. Così ha esordito Matteo Salvini nella serata di ieri a “Quarta Repubblica”, trasmissione di Rete 4 condotta da Nicola Porro e alla quale ha partecipato in collegamento video da Lecco. Secondo il Leader della Lega, occorre riavviare il mercato del lavoro al più presto: “C’è una proposta di legge della Lega ferma da prima del virus per azzerare il codice degli appalti e far ripartire i cantieri. Chiediamo la pace fiscale per tutto l’anno 2020, ovvero il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali di Equitalia: ve ne sono in partenza 12 milioni, per un importo medio di circa 10mila euro. La proposta della Lega è quella di chiedere agli italiani il 15% di quella cartella esattoriale in cambio del suo stralcio; così, milioni di italiani tornerebbero a vivere serenamente”.
MATTEO SALVINI: “AL REFERENDUM VOTO SÌ”
In merito al ritorno in classe, Salvini ha ricordato che “la scuola non è di Destra o Sinistra, sovranista o europeista. I miei figli non vedono l’ora di tornare a scuola, ma non sappiamo nulla: si può prendere lo scuolabus? Cosa succede se i bambini hanno la febbre? L’obbligo della mascherina in aula non c’è in nessun Paese europeo, perché in Italia dovrebbe esserci?”. Il numero uno del Carroccio ha quindi sottolineato come gli imprenditori italiani non abbiano bisogno di prestiti, bensì di libertà d’azione e di contributi a fondo perduto, mentre sulla questione sbarchi ha dichiarato: “Il Governo sparge in giro per l’Italia il problema: non è la soluzione. Permettevo i corridoi umanitari veri quando ero ministro dell’Interno. Ho il dubbio che Conte abbia dovuto calare le braghe per avere gli aiuti dell’Europa e trasformare l’Italia in un campo profughi”. Il 20 e 21 settembre ci sarà il referendum sul taglio dei parlamentari: “Io voterò Sì. Ho votato Sì quattro volte in Parlamento, non cambio idea”.