Il movimento No Tav continua la sua battaglia e nel suo mirino finisce anche Matteo Salvini. Già noti per i violenti scontri ingaggiati con le forze dell’ordine, gli attivisti contro la linea ferroviaria Torino-Lione sono arrivati a minacciare di morte il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Da sempre favorevole alla realizzazione dell’opera, il segretario federale della Lega ha ricevuto un’intimidazione sul suo profilo Instagram: “Ammazzatelo”.
Come riportato dal Tempo, l’utente sarebbe “Giacobbe Marco” ma è impossibile sapere con certezza se si tratta di una persona che ha realmente quel nome oppure se si tratta di un profilo finto. La polizia postale avvierà le indagini sull’Ip (Internet Protocol) dal quale è stato inviato quel messaggio e l’obiettivo è quello di risalire all’identità del sostenitore No Tav.
Salvini, minacce di morte dai No Tav
Se individuato, l’autore delle minacce contro Salvini rischierà una denuncia penale. Il vicepremier è finito nel mirino del simpatizzante No Tav dopo aver annunciato che il prossimo 18 dicembre si recherà in Val di Susa, dove giovedì scorso un gruppo di malintenzionati ha lanciato sassi e bombe carta contro le autorità disposte a difesa del cantiere di San Didero. Ma non solo. Nella stessa giornata, circa settanta persone sono venute a contatto con la polizia alla Stazione di Torino Porta Nuova: due agenti della Polizia ferroviaria sono rimasti feriti, uno con una prognosi di venti giorni per una frattura al dito della mano e l’altro con una prognosi di dieci giorni per una distrazione al ginocchio. Secondo i No Tav, Salvini sarebbe colpevole di aver espresso solidarietà agli uomini in divisa. Ma il leghista non si scompone: “Non mi fa paura, solo tanta pena”.