Matteo Salvini ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica è tornato a parlare dell’emergenza coronavirus illustrando i provvedimenti a suo dire fondamentali per evitare un nuovo lockdown generale. La misura prioritaria, per il leader della Lega, è quella di istituire delle fasce orarie riservate ai soli anziani: “Io ho dei genitori di 75 e e 76 anni, non voglio rinchiuderli in casa. Io dico il contrario: si possono riservare delle fasce orarie solo a loro? Dalle 10 alle 11 la spesa al supermercato la fanno solo loro, dalle 10 alle 11 l’autobus lo prendono solo loro: quindi il sacrificio lo fanno gli altri! Un 20enne e un 30enne la spesa può farla prima e può farla dopo. Dobbiamo tutelare questo patrimonio che sono i nostri genitori e i nostri nonni: perché non sono improduttivi come qualcuno infelicemente ha detto, sono coloro che hanno fatto grande questo Paese, quindi a loro va dedicata una corsia “riservata”“.
SALVINI: “NO LOCKDOWN, FASCE ORARIE PER ANZIANI”
Salvini ha poi parlato delle fasce di rischio sanitario pensate dal governo:”Spiegatemi come la Campania può essere zona gialla, zona esente da rischio. Questo non è un ragionamento politico, è qualcosa che dovrebbe allarmare napoletani e campani in primis. Per assurdo se una Regione non fornisce tutti i dati richiesti, se non rispondi ad alcune domande ti danno come voto positivo. E’ chiaro che se qualcuno non riesce a dare tutti i dati, non viene classificato come zona a rischio viene promosso! Come sempre in Italia chi segnala tutto passa per fesso e chi non segnala qualcosa passa per furbo“. Interpellato da Nicola Porro al riguardo, Salvini ha poi dichiarato: “Se fossi al governo adotterei un lockdown nazionale? No, farei di tutto per evitarlo. Come? Utilizzando le cure a domicilio. Ci sono centinaia di medici che dicono: il problema è l’intasamento degli ospedali di persone che potrebbero essere curate a casa! Il 96% dei contagiati non ha sintomi o sintomi lievi. La mortalità di questa seconda ondata è più bassa: la stragrande maggioranza dei deceduti ha più di 81 anni e il 70% ha più di 3 malattie. Cosa vuol dire? Che bisogna tutelare i fragili: gli oncologici, i diabetici, gli anziani, i cardiopatici, riservando loro degli orari ma non sequestrando 60 milioni di italiani“.