SALVINI INVOCA LA “PACE FISCALE DEFINITIVA”: IN COSA CONSISTE
Dopo che già la Premier Giorgia Meloni aveva parlato nelle scorse settimane di un sistema fiscale in Italia che spesso appare più come un “pizzo di Stato”, e dopo che la stessa leader aveva stigmatizzato la “caccia al gettito”, contro l’Agenzia delle Entrate arrivano parole importanti dal vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Nella sua storica battaglia con la Lega per una pace fiscale generalizzata, il titolare del MIT parlando sabato a margine di una visita allo stabilimento Mermec Ferrosud a Matera ha spiegato che serve ora «una grande e definitiva pace fiscale tra Fisco, Agenzia delle Entrate e contribuenti italiani».
Salvini ha sottolineato con forza come la pace fiscale e la risoluzione di migliaia di cartelle esattoriali sarebbe utile per «liberare milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell’Agenzia delle Entrate». Anticipando le prevedibili critiche dalle opposizioni – comunque giunte “con gli interessi” poche ore più tardi – il vicepremier e leader leghista ha aggiunto «Gli evasori totali per me possono andare in galera e si può buttare via la chiave, ma se qualcuno ha un problema fino a 30mila euro che si trascina da anni, chiudiamola. Gliene chiediamo una parte e azzeriamo tutto il resto». Salvini parla di liberare con la pace fiscale tutti quegli italiani che hanno presentato la dichiarazione dei redditi ma «non sono riusciti a pagare tutto quello che dovevano».
PACE FISCALE, IRA SINISTRA CONTRO SALVINI: IL MINISTRO “SIAMO SULLA GIUSTA VIA”
Come si diceva, l’intervento di Salvini sulla pace fiscale e il sistema di tasse in Italia viene stigmatizzato tanto dal Pd quanto da M5s, Verdi-Sinistra e pure da Azione con Calenda: in coro le opposizioni condannano le parole del vicepremier, a cominciare da Francesco Boccia. «Salvini è un ministro, un uomo di governo, dunque delle istituzioni. Ma evidentemente per questa destra governare vuol dire inneggiare all’evasione, considerare l’agenzia delle entrate un nemico», attacca il capogruppo Pd al Senato.
Per il leader del M5s Giuseppe Conte, suo ex Presidente del Consiglio, Salvini usa «messaggi devastanti, frutto di una tossica subcultura di governo». Per il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli «Chi si preoccupa di cancellare il salario minimo, che come opposizioni avevamo proposto, dichiara immediatamente da che parte sta: con gli evasori e fa la guerra ai poveri». Secondo il leader di Azione, Carlo Calenda, le parole di Salvini restano gravi: «In un paese con 100 mld di evasione, la sanità al collasso e la scuola anche. E questi tipi dicono sempre le stesse cose. Sempre. E non fanno mai nulla. Un continuo carosello di rumori fastidiosi». La risposta arriva infine dallo stesso Salvini che oggi su Twitter replica alle opposizioni non senza una “frecciatina”: «Serve una grande e definitiva pace fiscale per liberare milioni di italiani ostaggio di cartelle esattoriali di importo limitato esercitando invece la massima durezza sui grandi evasori, addirittura sconosciuti al fisco. Alla sinistra delle tasse non piace? È la conferma che siamo sulla giusta strada, quella del buonsenso». Tema fisco fondamentale sempre più per il Governo che si appresta a portare al Senato, dopo il via libera della Camera, la delega alla riforma fiscale: Italia Viva si è detta favorevole all’impianto presentato dal Governo e con Renzi afferma «cercheremo di migliorarlo ancora. L’importante è che poi il governo provi davvero a ridurre le tasse».
Serve una grande e definitiva pace fiscale per liberare milioni di italiani ostaggio di cartelle esattoriali di importo limitato esercitando invece la massima durezza sui grandi evasori, addirittura sconosciuti al fisco.
Alla sinistra delle tasse non piace? È la conferma che… pic.twitter.com/qyLY9krwh4— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 16, 2023