Fra i tanti ospiti della serata di ieri del programma di La7, Non è l’Arena, anche Matteo Salvini, leader della Lega. Tanti gli argomenti trattati dall’ex ministro dell’interno, a cominciare, come è ovvio che sia, dalla guerra in Ucraina. L’Italia sta inviando armi all’esercito di Zelensky e a riguardo Matteo Salvini ha spiegato, storcendo il naso: “Abbiamo sempre votato gli aiuti all’Ucraina. Ma ora mi chiedo: quante altre armi ancora mandiamo? Quanti morti ancora devono esserci? Dopo mesi direi un attimo, pensiamoci, basta giocare alla guerra. Poi una follia prendersela con i tennisti russi…”, riferendosi alle esclusioni che hanno appunto colpito gli atleti russi, esclusi dal prestigioso torneo di Wimbledon.



“Il Papa è l’unico uomo di Stato che parla da due mesi di pace – ha proseguito Salvini – che propone il Vaticano e l’Italia come luogo della pace: invece altri politici a est e a ovest parlano di armi e armi. Più armi si mandano più la pace si allontana”. Il leghista si è poi detto pronto ad incontrare Vladimir Putin se questo servisse a portare alla pace: “Con Putin tutti hanno avuto rapporti. Putin l’ho incontrato due volte: è chiaro che attaccando è passato dalla parte del torto. Ora o si punta alla guerra nucleare o bisogna accompagnare e costringere Putin e Zelensky al tavolo negoziale”.



SALVINI: “GUERRA IN UCRAINA? C’E’ QUALCUNO CHE ALZA I TONI”

“Ho l’impressione che se anche i due volessero dialogare, altri invece alzano i toni. Andrei a Mosca – ha continuato – se servisse ad avvicinare la pace: partirei anche domattina. Ci stiamo lavorando a parlare con Putin, riservatamente qualcosa stiamo facendo. Ma se riuscissi a parlare con Mosca, scommettiamo che il 99% della stampa libera e dei parlamentari direbbero che è sempre lo stesso Salvini amico di Putin?”.

Una frecciata agli Stati Uniti: “Sicuramente Biden – dice Salvini – non vive sulla sua pelle come gli italiani, i polacchi, gli europei quello che sta accadendo e troppo spesso usa solo parole di guerra. Io sono per l’alleanza atlantica, ma quante guerre sono state fatte”. Chiusura dedicato al fisco e al governo italiano: “Stupisce che Draghi non abbia ancora detto di sì alla nostra proposta di pace fiscale. I conti in ordine con la disperazione delle famiglie? Prima vengono gli italiani”, per poi spiegare: “Lega lavora per aumento della tassazione su extra guadagni”.