Farla finita con la storia del fascismo: questo il monito di Matteo Salvini. A Torino per la chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco Paolo Damilano, il leader della Lega è intervenuto ai microfoni de La Stampa e ha parlato di momento storico: «Stavolta siamo a tanto così dal riuscire a cambiare le cose».



Il derby tra fascisti e comunisti «lo lasciamo ad altri», ha ribadito Matteo Salvini, per poi fare riferimento all’episodio di Roma, con la sede di Enrico Michetti presa di mira da estremisti di sinistra che si richiamano alle Brigate Rosse: «Il clima di odio e di delegittimazione contro le donne e gli uomini di centrodestra sta dando i propri frutti avvelenati. E tutti i partiti possono e devono contribuire ad abbassare il livello dello scontro. Mi aspetto che dal Pd arrivino parole inequivocabili dopo gli insulti e il fango degli ultimi giorni».



SALVINI: “PENSIONI, NON TORNA LA FORNERO”

Passando all’azione del governo, Matteo Salvini ha attaccato l’asse giallorosso, reo di voler tornare alla riforma Fornero. «Ma io dico che non si torna più indietro», netto l’ex ministro dell’Interno, soddisfatto invece del decreto legge sul fisco. Capitolo diverso quello del reddito di cittadinanza: «È un argomento su cui dovremmo intervenire l’anno prossimo. Garantirlo a chi non può lavorare è sacrosanto: serve ai disabili, agli invalidi alle persone in difficoltà. Il problema è che gli abusi e i furti ormai sono quotidiani. Per cui regalare miliardi di euro a chi magari arriva dall’estero, fa un salto in Italia e poi se ne torna a casa mantenuto a spese degli italiani non è più accettabile». Altro argomento molto divisivo nella maggioranza è l’obbligo di green pass, Matteo Salvini s’è detto pronto a lottare per abolirlo: «Lasciare a casa poliziotti, insegnanti, medici, infermieri non mi sembra giusto. La mia speranza è che se i dati continueranno a essere positivi, entro novembre o al massimo la fine dell’anno, non sia più necessario nessun certificato per andare a lavorare».

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