Il governo Meloni ha raggiunto importanti risultati, ma c’è ancora tanto da fare per Matteo Salvini. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti tiene lo sguardo rivolto al futuro e al programma da realizzare. “Penso alla pace fiscale che ancora non siamo riusciti a fare totalmente come vorremmo e all’azzeramento definitivo dei debiti che gli italiani hanno con l’Agenzia delle Entrate, che spesso non riescono proprio a pagare“, dichiara nell’intervista rilasciata a Tg2 Post. Per quanto riguarda i dubbi sulla tenuta della coalizione di centrodestra, li spazza via assicurando che i rapporti sono “ottimi“. Ad esempio, sulla premier Giorgia Meloni evidenzia che “non solo è un’alleata politica ma anche un’amica con cui ci confrontiamo, non solo sulla politica“. Le divisioni non appartengono al centrodestra: “Mi sembra che le divisioni siano più che altro a sinistra. Io sono qua in Sardegna dove il centrodestra è unito, mentre il centrosinistra è diviso, come capita anche a livello nazionale“. Ma Salvini si sofferma anche sul terzo mandato, con l’emendamento della Lega sui sindaci ritirato e quello sui governatori bocciato: “Non c’è nessun problema di tenuta della maggioranza“.
Il leader della Lega resta convinto della bontà del terzo mandato: “Semplicemente per me, se un cittadino trova un buon sindaco, un buon governatore della Lega, di sinistra, civico, dovrebbe avere il diritto di continuare a poterlo scegliere, a poterlo votare, non solo per due volte. Perché non c’è un limite di due mandati per i parlamentari, per i ministri, per i parlamentari europei. Perché devi mettere un limite di due mandati a un bravo sindaco e a un bravo governatore? Sono i cittadini che devono eventualmente rinnovarlo o mandarlo a casa“. Per questo motivo, Salvini è dispiaciuto che “tutte le altre forze politiche, da Fratelli d’Italia al Pd, da Forza Italia a M5s, abbiano detto di no. Non fanno un dispetto a Salvini o a Zaia, ma semplicemente tolgono a milioni di italiani la possibilità di tenersi stretto il loro sindaco, il loro governatore, se sono bravi“.
SALVINI “PONTE SULLO STRETTO? NON MOLLO. VOGLIO CAMBIARE ANCHE L’EUROPA”
Matteo Salvini è poi convinto che il Ponte sullo Stretto si farà, nonostante l’esposto fatto a sinistra. “Mi pagano lo stipendio per fare opere pubbliche“, assicura il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Poi manda un messaggio agli avversari politici: “Mi spiace che la sinistra riesca a buttare in tribunale, a buttare in cacciara, a far casino politico anche su un ponte. Un ponte non è di destra o di sinistra. Da 50 anni milioni di siciliani aspettano di essere collegati direttamente con la terraferma. Se pensano con un esposto, con una denuncia, con le minacce, con le querele, con le inchieste di fermarmi hanno trovato il ministro sbagliato. Io non mollo di un millimetro, perché il Ponte sullo Stretto serve a tutta Italia“. Non poteva mancare nell’intervista a Tg2 Post un riferimento alle polemiche sulla dichiarazione del leader della Lega sulla morte di Navalny: “Com’è morto? Lo decideranno i medici“. Salvini ribadisce “la più dura condanna per ogni regime che aggredisce un popolo indifeso, che alimenta la guerra, che crea morte e distruzione“, aggiungendo che spera venga fatta chiarezza sulla morte di Navalny e che il 2024 possa essere un anno di pace.
In vista, invece, delle Elezioni Europee avverte: “Io spero che anche gli alleati della Lega in Italia abbiano il nostro stesso obiettivo a Bruxelles, unire il centrodestra. Io spero che il centrodestra la cambi quest’Europa, perché non si occupa di difesa dei confini, non si occupa di lavoro, mette fuori legge le auto a benzina e a diesel. Non è questa l’Europa che ho in testa io e si può cambiare“. Matteo Salvini, inoltre, esclude una sua candidatura per le Elezioni Europee, avendo un gran lavoro da fare in quanto ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Ho tutta Italia da girare per recuperare 30 anni di cantieri in ritardo. Non riesco anche a candidarmi per cambiare l’Europa. Avremo donne e uomini assolutamente di livello“. A tal proposito, cita il generale Vannacci: “Spero che possa essere della nostra squadra per portare più Italia in Europa“.