Il prossimo step dopo le riaperture potrebbe essere lo slittamento del coprifuoco dalle ore 22:00, come è attualmente, fino alle 23:00. Una mossa, che se unita a riaperture serali di ristoranti e locali, potrebbe permettere agli stessi gestori di avere un po’ di respiro dopo un anno decisamente buio.

Ne ha parlato l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che interpellato dai microfoni di Radio 24 ha ammesso: “Siamo a metà dell’opera sulle riaperture, abbiamo ottenuto che valessero le regole della scienza, a Madrid, per esempio, bar e ristoranti sono aperti fino alle 23, ma anche cinema, musei e teatri”. Il leader della Lega ha aggiunto: “Uno sforzo nel nome della libertà e della ripartenza è doveroso. Porteremo in Cdm proposta di allargare il coprifuoco alle 23, lo chiede il buon senso. Speranza qualche ascolto ha iniziato a darlo”.



SALVINI: “COPRIFUOCO FINO ALLE 23:00”, VIOLA: “SAREBBE UNA BUONA COSA”

Della possibilità di allargare il coprifuoco alle ore 23:00 ne ha parlato anche l’immunologa dell’università di Padova, Antonella Viola, che come riferisce l’Adnkronos sembrerebbe favorevole: “Spostare il coprifuoco di un’ora, alle 23, permetterebbe ai ristoratori che stanno investendo nelle strutture all’aperto di affrontare con maggiore fiducia la ripartenza. Così come aiuterebbe il mondo dello spettacolo, duramente colpito dalle restrizioni. E non cambierebbe invece nulla dal punto di vista dei contagi, a patto che continuino i controlli. Sono piccoli passi – ha aggiunto e concluso – che vanno incontro alle esigenze di tante persone e che farebbero la differenza”. Tornando a Salvini, il numero uno del Carroccio non sembrerebbe essere d’accordo con la mozione di sfiducia presentata da Fratelli d’Italia nei confronti del ministro Speranza (“Preferisco ottenere risultati, con le mozioni non si ottengono le riaperture”), mentre in merito alla Super League, il nuovo campionato di calcio europeo composto dalle big del Vecchio Continente: “Dal punto di vista finanziario l’operazione ha senso, dal punto di vista sportivo e morale sono lontanissimo, mi auguro che il merito sul campo continui a essere prevalente”.



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