Matteo Salvini torna a punzecchiare l’Unione europea. L’ultima stoccata arriva dal Teatro Manzoni di Milano, dove il leader della Lega lancia le battaglie del futuro prossimo, che riguardano quasi tutte i rapporti con l’Europa. A partire dalla casa, tema su cui il numero uno del Carroccio non ha dubbi: «Diremo alla Ue che la casa non si tocca e che gli italiani non hanno soldi da buttare». Poi c’è il tema auto: «Se ci dicono basta auto diesel e a benzina dal 2035, noi risponderemo di “no”. Licenziare a Milano per assumere a Pechino non è essere europeisti».



Matteo Salvini rilancia con le critiche: «Questi hanno cercato per anni soldi dall’estero che non sono mai arrivati perché non li abbiamo mai chiesti né voluti e intanto gli passavano sotto il naso le valigette di contanti che arrivavano da alcuni Paesi islamici per corrompere degli europarlamentari di sinistra. Ecco, non mi stupirei se sull’auto si scoprisse un Cinagate». Il ministro dei Trasporti mirando sempre all’Europa ha aggiunto: «Quando sono arrivato al ministero mi hanno spiegato che da 5 anni l’Austria decide quali e quanti camion italiani possono passare la frontiera. Ho già chiesto al Commissario europea di aprire una procedura d’infrazione».



SALVINI SU IMMIGRAZIONE, CANTIERI E GUERRA IN UCRAINA

A tal proposito, Matteo Salvini minaccia: «Se non lo farà andrò io stesso a spalettare con la Polizia e a fermare i camion austriaci. Basta con le regole europee che penalizzano solo l’Italia». Il leader della Lega torna poi all’attacco con un suo cavallo di battaglia, l’immigrazione. «Il mio amico Piantedosi si è trovato a gestire il nulla fatto dai governi di sinistra, ma vedrete che tra poche settimane ci sarà la svolta». Si arriva ai cantieri, in particolare quelli lombardi: «Non solo sconfiggeremo i signori del “No”, ma con il nuovo codice degli appalti rilanceremo il “Patto con i privati”. Il messaggio vuole essere quello che la Lega si fida dei privati, degli imprenditori, degli artigiani, dei commercianti». Sull’intervento del presidente ucraino Zelensky al Festival di Sanremo: «La sera della finale vado a teatro». Invece, sulla guerra e l’invio di nuove armi dall’Italia: «Abbiamo dato la nostra parola e la Lega la parola la mantiene sempre. Speriamo però che questa guerra finisca presto». Infine, un accenno di Salvini alle elezioni regionali: «Saranno due voti diversi. In Lombardia per confermare il buon governo del Centrodestra; nel Lazio per bocciare la politica dei “No” di Pd e Cinquestelle».

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