COSA VA (E COSA MENO) DELLA MANOVRA: PARLA MATTEO SALVINI

Nel vertice di maggioranza tenutosi lunedì a Palazzo Chigi, il Governo Meloni ha fatto “quadrato” sulla Manovra e sulle riforme, trovando pieno accordo per proseguire nei lavori parlamentari senza presentare emendamenti ed appianando le principali distanze emerse in sede di presentazione della Finanziaria: il vicepremier Matteo Salvini con il collega Antonio Tajani ha accettato di buon grado la mediazione del Presidente Meloni, tanto da commentare a caldo ieri «soddisfatto per l’aumento di stipendi e pensioni e per il record di fondi per la sanità».



Intervistato oggi dal “Corriere della Sera” il leader della Lega sottolinea come con l’incontro del Governo ieri abbia di fatto «smentito i veleni di chi non credeva alle risorse per il Ponte sullo Stretto e su Quota 103 abbiamo trovato una buona mediazione». Certo, Salvini ammette che la cortine economica non sia affatto ben augurante per i prossimi mesi e per questo motivo gli obiettivi registrati nel programma di governo «confidiamo di raggiungerli tutti entro la Legislatura» (2027, ndr). Piena soddisfazione per la mediazione sulle pensioni e sul cuneo fiscale, così come i fondi avviati per il Ponte sullo Stretto di Messina, mentre di contro lo stesso Matteo Salvini si sarebbe augurato di più da altri capitoli chiave della spesa pubblica: «rammarico c’è, avrei voluto una pace fiscale ancora più incisiva e la pace edilizia per azzerare milioni di problemi arretrati per piccole irregolarità».



GLI OBIETTIVI DEL VICEPREMIER SALVINI ENTRO FINE LEGISLATURA: DALLA PACE FISCALE A QUELLA EDILIZIA

Sebbene il Ministro dei Trasporti Salvini riconosce l’importanza del ruolo e del valore della Premier Giorgia Meloni – «ha confermato grande equilibrio e capacità. L’Italia è tornata protagonista» – resta il rammarico per una Manovra che non sarà molto espansiva, «L’attenzione ai conti non deve diventare la scusa per rovinare migliaia di famiglie». In merito al tema della credibilità, il leader della Lega al “Corriere” fa notare come gli accordi e le scelte di Lega-FdI-FI abbiano aiuto alla credibilità internazionale, poi aggiunge «mi piace ricordare però anche un altro giudizio molto rilevante: quello degli italiani. Il centrodestra ha stravinto tutte le Regionali».



Per le prossime Manovre di Bilancio da qui alla fine legislatura restano comunque diversi i punti fissati dal segretario leghista per raggiungere gli obiettivi promessi: dalla piena pace fiscale a quella edilizia, dalla Quota 41 per tutti fino al taglio complessivo delle tasse. Dopo il vertice sulle riforme, è ancora Salvini a mostrare soddisfazione per l’accordo trovato sulla riforma costituzionale del Premierato (che si aggiunge al tema chiave per la Lega sull’Autonomia differenziata): «In arrivo venerdì in Consiglio dei ministri una riforma di buonsenso. Niente governi tecnici, ribaltoni, cambi di maggioranze e partiti al governo, niente nomine di nuovi senatori a vita. Il voto degli Italiani conterà finalmente di più», ha twittato così il vicepremier al termine del vertice di maggioranza. Confermata infine la manifestazione della Lega in piazza a Milano per sabato 4 novembre in difesa dei valori dell’Occidente: «la nostra piazza vuole un percorso che porti alla pace e condanna ogni terrorismo».