Matteo Salvini dall’Ungheria decide di rispondere per le rime agli attacchi ricevuti stamane dal collega-rivale Luigi Di Maio durante la presentazione del Programma M5s per le Europee: un colpo durissimo quello lanciato dalla leader della Lega visto che va a colpire il provvedimento “cardine” su cui si è basato parte del Contratto di Governo, il Reddito di Cittadinanza. Durante la conferenza stampa che segue il vertice con Orban, il Ministro degli Interni sferra l’attacco: «Ridurre le tasse è l’unico modo per far ripartire il Paese: il reddito di cittadinanza non fa ripartire l’Italia». Meno RdC e più Flat Tax è la ricetta rilanciata da Salvini che “cozza” contro la posizione grillina tenuta finora in questi primi mesi di Governo: le “stilettate” su Siri, provincie e alleanza sovranista con Orban hanno evidentemente spinto il vicepremier della Lega ad una risposta dura e che piomba nel già difficile dialogo-rapporto interno alla maggioranza gialloverde.



NUOVO SCONTRO SALVINI VS M5S

«Quando verrà estesa la flat tax a tutti i lavoratori? Per me e per la Lega anche domani e spero che non ci sia nessuno nel governo che rallenti quella che è un’emergenza nazionale» ha aggiunto davanti ai giornalisti Salvini, sottolineando come «Faccio parte di uno schieramento forte come non lo è mai stato, non di destra ma alternativo ai burocrati e spero che si possa dialogare con i conservatori per lasciare fuori la sinistra, che vuole il male dell’Europa». L’obiettivo di Salvini è chiaro, mettere sotto pressione i colleghi M5s che nel frattempo chiedono ancora la “testa” di Armando Siri (qui le ultime novità, ndr) e pongono accento sulle ricette giuste per le Elezioni in contrapposizione con i compagni di Governo del Carroccio: da qui la dura reprimenda lanciata dal leader e Ministro dell’Interno che proprio sul Reddito di Cittadinanza sferra l’attacco più “letale”, politicamente parlando «Per noi la flat tax si può fare anche domani: abbiamo tanti progetti, spero non ci sia nessuno all’interno del governo che rallenti quella che è un’emergenza nazionale perchè ridurre le tasse è l’unico modo per far ripartire il Paese. Puoi mettere una toppa col reddito di cittadinanza per aiutare chi non ce la fa, ma il Paese lo fai ripartire dando lavoro altrimenti la vedo difficile». Inutile dire come ora si attenderà la immaginiamo dura e altrettanto “letale” replica del M5s: il 26 maggio si avvicina ma la “guerra” non è finita..

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