Polemiche per il post su Facebook in cui Matteo Salvini ridicolizza un ragazzo dislessico salito sul palco delle “Sardine” durante il flash mob organizzato ieri a San Pietro in Casale, un paesone nella Bassa bolognese, in vista delle elezioni in Emilia-Romagna. Il giovane, il 21enne Sergio Echamanov, si è impappinato un po’ di volte durante il suo intervento. Sul profilo social di Salvini è apparso un video del discorso del ragazzo, montato con l’intermezzo di alcune donne che ripetevano lo slogan “San Pietro non si Lega”, a commento del quale l’ex vicepremier ha ironizzato: “Guardate la carica e la grinta che avevano pesciolini e sinistri poco fa a San Pietro in Casale. Se pensano di fermarci così… abbiamo già vinto!”. I fan del “Capitano” si sono scatenati attaccando nei commenti tanto le donne quanto Sergio Echamanov, professione porta a porta, che ora lamenta il rischio di perdere il lavoro dopo questa esposizione sui social indesiderata.



SALVINI RIDICOLIZZA RAGAZZO DISLESSICO “SARDINE”: IL VIDEO

Il ragazzo dislessico, dopo il commento di Salvini, come riportato da La Repubblica, ha risposto: “Mi sento orgoglioso del mio imbarazzo, non avevo preparato nulla, nemmeno il discorso, perché volevo essere me stesso. Sono Dsa (disturbi specifici di apprendimento) e ne sono orgoglioso: talvolta hai difficoltà nelle esposizioni, ma stavolta c’entra poco, in realtà non ero preparato a parlare in quel momento, ha giocato più l’emozione. Credo in una politica che non brutalizzi l’umano, ma che renda libero ogni essere umano di essere ciò che è. Cosa rispondo a Salvini? Grazie Matteo, ma a me l’unica cosa che hai tolto è la serenità sul lavoro“. Echmanaov, che si è avvicinato alle Sardine a Ferrara, ha raccontato: “Ho visto l’odio che si è creato contro di loro. So cosa vuol dire essere presi di mira, io sono gay e alle superiori ero oggetto di bullismo. Ora sono un uomo forte, Salvini non mi ferisce. Ma partirà una querela nei suoi confronti“. Sul lavoro precisa: “L’azienda non mi vuole licenziare per quello che è successo, questo non è in discussione. Il problema per me sarà suonare al campanello nelle case con il timore di essere attaccato per le mie idee politiche. Il livello di razzismo e di odio in Italia è cresciuto in modo preoccupante e la responsabilità è di una certa politica, sono gli effetti del populismo. Quello che dobbiamo fare è riflettere su quale classe politica vogliamo“.



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