Nella giornata di ieri Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha dato ufficialmente il via ai cantieri, a lungo attesi, del tunnel subportale di Genova e della Tav Torino-Lione. Opere, entrambe, che da decenni sono in ballo, tra il fare e il non fare, tra proteste, scontri e stanziamenti economici, talvolta, a vuoto. L’annuncio dell’apertura dei cantieri è stato fatto da Genova, alla presenza oltre che del leader del Carroccio, anche di Matteo Piantedosi, di Roberto Tomasi (Ad di Autostrade per l’Italia), Giovanni Toti (governatore della Liguria) e il sindaco Marco Bucci.



Concretamente, per quanto riguarda il tunnel di Genova Matteo Salvini ha dichiarato che il cantiere è ufficialmente partito con l’abbattimento di un capannone. Complessivamente, l’opera sarò lunga tre chilometri e mezzo, e secondo il vicepremier è la dimostrazione di “uno Stato che funziona. Genova è il modello del green deal intelligente, qualcuno promuove il green deal suicida e masochista col solo elettrico che”, ha precisato Salvini, “non è green ma black. Questa è decarbonizzazione: investire sulla cura del ferro, su terzo valico, metropolitane, grandi arterie”.



Salvini stanzia 50 milioni in Piemonte per la Tav

In serata, poi, sempre per mezzo di Matteo Salvini è arrivato anche l’importante annuncio della ripresa del cantiere della Tav, opera che dovrebbe collegare Piemonte e Francia per il trasposto su rotaia di prodotti e persone. “Stiamo procedendo con il passo sicuro dell’alpino”, ha spiegato il ministro, sottolineando che “tra Genova col tunnel portuale, il polo logistico di Alessandria, e la Tav, ha vinto l’Italia del sì“.

Per la Tav, ha spiegato Salvini, sono stati stanziati 50 milioni di euro a favore dei comuni piemontesi interessati dai cantieri, rendendo l’opera da oggetto di “scontri e feriti” a fonte di “finanziamenti a biblioteche e alpeggi“, tutto, ha precisato il ministro, grazie “ai sindaci che hanno tenuto duro”. Dopo la firma del protocollo in Piemonte, sul tema sono intervenuti anche il governatore Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi, che hanno ricordato come “Due mesi fa, all’avvio dei lavori sul lato italiano del tunnel, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini aveva garantito l’impegno del governo per assicurare fondi aggiuntivi”. Impegno diventato “oggi realtà con 50 milioni di euro”.