Ospite di “Stasera Italia”, Matteo Salvini affronta il tema dello sciopero che in questi ultimi giorni sta tenendo banco in Italia nel mondo della politica e dei sindacati: “Fra ottobre e dicembre di questo 2023 sono già stati proclamati e fatti, oppure sono stati annunciati 135 scioperi. Di questi 135 scioperi, 123 o il venerdì o lunedì o un prefestivo. Qual è il problema? Che venerdì prossimo ci sono italiani che hanno prenotato una visita medica. Ci sono italiani che vorrebbero andare a scuola, all’università, che non abitano in centro a Milano o a Roma e devono prendere la metropolitana, l’autobus, il treno. Ci sono 20 milioni di italiani – faccio il Ministro dei Trasporti – che ogni giorno usano i mezzi pubblici. E perché due sindacalisti di sinistra han deciso che venerdì prossimo si ferma il Paese, questi 20 milioni di italiani, lavoratrici e lavoratori, perderebbero la visita prenotata, l’esame in ospedale e così via”.



Tutto ciò, secondo Salvini, per “una manifestazione, uno sciopero contro una manovra di bilancio che aumenta gli stipendi a 14 milioni i lavoratrici e i lavoratori. Chi è a casa e guadagna fino a 35 mila euro all’anno, quindi la stragrande maggioranza degli operai, i lavoratrici e i lavoratori, l’anno prossimo avrà in media 1.000 euro in più in busta paga”. Secondo il ministro, inoltre, in “questa legge di bilancio c’è un investimento in sanità di 3 miliardi di euro in più rispetto al passato per tagliare le liste di attesa”. Dunque non comprende l’esigenza di “uno sciopero per protestare contro l’investimento maggiore della storia della Repubblica sulla sanità”.



Salvini: “Non cancellerò il diritto allo sciopero ma..”

Matteo Salvini, a “Stasera Italia”, sottolinea: “Io ovviamente non cancellerò il diritto allo sciopero, è previsto dalla Costituzione, però scioperare 24 ore significa non solamente fermare tutto venerdì. Per fermare un treno, un aereo, una metropolitana devi cominciare prima e finire dopo, quindi sarebbe uno sciopero che dura un giorno e mezzo”. Nonostante ciò “uuno può scioperare quanto vuole. È chiaro che se il 90% sono prima o dopo il fine settimana, un motivo ci sarà. Io garantisco il diritto allo sciopero per tutti ma non si può fermare l’Italia in un momento così delicato per tante famiglie. Per una famiglia perdere quella giornata di lavoro può essere devastante. Allora fermati per 3-4-5 ore ma non tenere in ostaggio un’intera giornata”.



Infine, un commento sull’accordo tra Italia e Albania che riguarda i migranti: “Liti tra la maggioranza? Qualcuno ci vorrebbe divisi. Faremo il massimo perché arrivino sempre di meno in Italia. È un ottimo principio, anzi, ringrazio gli amici albanesi e mi auguro che si possa fare anche con altri Paesi. Il principio lo condivido al 100%. Non tutti gli immigrati che arrivano in Italia possono stare qui”.