«Matteo Salvini minacciato di morte sui social: “c’è una Magnum 7,57 pronta per te»: il titolo oggi di Libero Quotidiano ha visto un primo “lettore” d’eccellenza questa volta, il diretto protagonista dello spiacevole fatto avvenuto negli scorsi giorni. Mentre infatti si trovava in campagna elettorale in Emilia Romagna, Salvini ha fatto visita ad una edicola per comprare una copia del quotidiano diretto da Vittorio Feltri e Pietro Senaldi, mettendo in pratica una gag di qualche secondo con la proprietaria dell’esercizio che alla fine gli ha anche fatto i complimenti per la sua “stazza”. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo con l’annuncio fatto dalla Lega questa mattina sui social: «OPERAZIONESVUOTAEDICOLE: SALVINI MINACCIATO DI MORTE ++ Corri in edicola a comprare anche tu una copia di Libero, sosteniamo il Capitano!», scrive l’account social del partito leghista. Il riferimento è a quanto apparso ieri su Twitter da un account probabilmente anonimo: tra parolacce e minacce è difficile ricostruire la sintassi del messaggio, ma in risposta all’annuncio di Salvini del suo arrivo a Cesena per il comizio in vista delle Regionali, l’utente scriveva «Spero che il primo terrorista ti faccia fuori, così impari a dare aria hai denti, comunque ti aspetto a Cesena ce pronto un 7.57 magnum, fidati che fara centro… cogl…, pensaci bene noi non ti voglamo in casa nostra».



SALVINI, LE MINACCE E LA “GAG” IN EDICOLA

Ieri sera su Facebook già l’ex Ministro aveva ripreso lo screenshot del post di minacce e lo apostrofava in questo modo «Non so se questo ‘signore’ mi ha più schifo o più pena. Sicuramente non mi fa paura. Ps: invece di sparare minacce e comprare fucili, acquista un vocabolario della Lingua italiana». Il commento poi giungeva anche dal consigliere comunale della Lega a Cesena, Antonella Celletti, che denunciava la vicenda di «inaudita violenza: sono parole folli, che incitano all’odio nei confronti di una persona senza entrare in alcun merito nell’ambito del confronto sulle idee. Sarebbe un errore sottovalutare questo episodio,anche se il protagonista si nasconde sicuramente dietro un nome fittizio». La consigliera leghista lamenta poi come purtroppo durante questa campagna elettorale non è la prima volta che attacchi personali assai distanti dal confronto politico “permesso” siano giunti da esponenti della «sinistra territoriale» (riferimento alle Sardine?). Questa mattina poi l’epilogo della vicenda, con Salvini che entra in edicola e “scopre” il titolo di Libero con le minacce nei suoi confronti. L’edicolante prima offre la copia a Salvini che pure stava per pagarlo regolarmente e poi si riferisce al “Capitano”, dopo i complimenti fattigli, con un «ma sa che lei è magrissimo?».



Leggi anche

Gruppo FS, Salvini: "Non verrà privatizzato o svenduto"/ "Valuto proposte dei privati, ma resta pubblico"