E’ un Matteo Salvini come al solito “ruspante” quello che è stato ospite ieri sera in collegamento con la trasmissione di Rete 4, “Fuori dal Coro“, condotta da Mario Giordano. Il leader della Lega ha commentato le recenti dichiarazioni di Conte, che sarebbe pronto a rivedere i decreti di sicurezza firmati proprio dal “Capitano”. “Se il governo proverà a cancellare i decreti sicurezza – ribatte l’ex ministro dell’interno – io piuttosto giro Paese per Paese gli 8mila comuni italiani per raccogliere un milione di firme per un referendum per bloccare quello che sarebbe un atto che favorisce solo la criminalità”. Quindi il leghista ha mostrato in diretta tv un documento: “Questo è l’emendamento 1.4 discusso oggi alla Camera – spiega il leghista – abbiamo proposto un premio economico che ogni Regione poteva riservare al proprio personale sanitario. Sai come hanno votato le forze che sono a Villa Pamphili? Contro, 21 voti di Pd, M5s e Renzi contro i 17 del centrodestra: perché”.
SALVINI: “BONAFEDE SI DEVE SOLO VERGOGNARE”
Salvini ne ha anche per il ministro della giustizia Bonafede, commentando la notizia di ieri circa la scarcerazione di Massimo Carminati, protagonista del processo “Mafia capitale”: “Il ministro della Giustizia che si vede uscire Carminati di Mafia Capitale o il boss della camorra Pasquale Zagaria, e assiste a 50 suoi agenti della Polizia Penitenziaria indagati a Santa Maria Capua Vetere dovrebbe aver vergogna a farsi vedere in giro, e questo lo ripeterò giorno per giorno, perché se uno è in galera evidentemente qualche problema lo ha causato”. Una settimana, quella attuale, che è iniziata con il botto, il presunto finanziamento al M5s da parte del dittatore venezuelano Maduro: “Sulla Lega stanno indagando da anni ma non hanno trovato niente – commenta ancora il numero uno del Carroccio – non so se i 5Stelle siano stati pagati, quello che non accetto che il governo italiano vada a braccetto con Venezuela, Iran, Cina, regimi sanguinari. Sarebbe grave anche se lo facessero gratis”.
“IL 4 LUGLIO DI NUOVO IN PIAZZA SE…”
Salvini sottolinea gli sforzi fatti dalla sua Lega e dall’opposizione, sforzi e appelli che sembrerebbero però essere vani: “Devo andare in villa con le tartine senza glutine, per avere risposte per gli italiani? – domanda ironico a Mario Giordano – gli imprenditori ci chiedono di portarli in piazza. A Conte – prosegue Salvini – rispondo con i numeri e le proposte. Primo esempio: hanno votato contro l’emendamento per il bonus ai medici che hanno lottato contro il Coronavirus. Scade dopodomani il tempo per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche, finora sono arrivati zero euro. Terzo esempio: dal 1 luglio se spendi più di 2000 euro in contanti ti arriva una multa di 50mila euro”. Come dimenticarsi poi della questione Cassa Integrazione, prorogata ufficialmente di altre 4 settimane: “Se Conte ed il suo vice Casalino stanno seguendo, prendano nota: come hanno studiato la Cig da qui fino a ottobre non funziona. Per averla ‘totale’ bisogna aspettare 3 mesi. I geni hanno previsto che ti diano il 40% e solo alla fine il resto”. Infine, sulla querelle scoppiata a seguito del video in cui Salvini mangia ciliegie, il leghista replica: “Mentre siamo lì che parliamo con Zaia oso mangiare delle ciliege veronesi. Apriti cielo, il problema non è la cassa integrazione o Carminati che esce dal carcere ma tre ciliegie. Io sto con l’Italia normale e provo a fare una battaglia in parlamento e vincerla, se non ci riesco, con la mascherina e la tuta da sub, ci rimane educatamente la piazza: educati, distanziati, ma se tutti gli emendamenti vengono bocciati il 4 luglio ci troviamo in piazza a Roma”.