Matteo Salvini è intervenuto al Senato: dopo il discorso alla Camera del capogruppo della Lega Riccardo Molinari, il segretario del Partito ha generato una sorta di caos quando alcuni dei senatori presenti hanno iniziato – a suo dire – a ridere delle sue parole. Andiamo però per gradi: Salvini ha iniziato il suo discorso parlando della cassa integrazione, 9 settimane da qui a ottobre ma con 13 settimane che restano scoperte. “Cosa faranno gli imprenditori a luglio e agosto, visto che fino a fine agosto non si può licenziare?”. Il segretario della Lega ha detto che la soluzione proposta è quella del modello svizzero, “che ha già erogato 40 miliardi di franchi compilando un solo foglio”. Invece, il Governo italiano sarebbe ostaggio della Cgil “che non vuole i voucher in agricoltura e nel turismo, e non vuole la sospensione del codice degli appalti”.



SALVINI SHOW IN SENATO

Salvini ha poi ribadito il suo classico mantra, ovvero “gli italiani vengono prima di tutti”, ed è a questo punto che i parlamentari dell’area di maggioranza avrebbero iniziato a ridere. Il segretario della Lega ha perso le staffe, iniziando a urlare: se l’è presa con una senatrice in particolare, indicandola e facendole ampi cenni mentre le si rivolgeva con fare accusatorio. “Qui c’è gente che ride, prima di ridere porti rispetto a chi sta a casa” ha detto, per poi accentuare il concetto. “Se ha tanto da ridere vada al bar per rispetto di chi a casa sta soffrendo, vada a Villa Borghese per rispetto degli italiani”. Il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, è dovuta intervenire per riportare ordine: prendendosela con la senatrice le ha intimato di “stare zitta” e mettersi la mascherina, ricordando di trovarsi in un libero parlamento “dove tutti hanno il diritto di esprimersi”.



A Palazzo Madama è poi tornata la calma, e Salvini ha così potuto terminare il suo discorso. Riguardo gli attacchi del M5S alla sanità lombarda ha risposto citando le parole del professor De Donno (ne abbiamo parlato), colui che in Italia ha iniziato la cura del Coronavirus con plasma iperimmune, e cioè “lasciateci lavorare. Magari qualcuno a Roma, al ministero e in Regione Lazio spieghi perché i cittadini non possono avere la cura del plasma, magari perché a qualcuno non piace la gratuità”. Poi è tornato sulla questione del MES, ricusandolo nuovamente e intimando invece l’uso dei buoni del Tesoro italiani per dare soldi ai cittadini; e anche lui ha battuto sul tasto della scuola, che aveva già toccato con gli stessi toni e argomenti Matteo Renzi.



“Siamo l’unico Paese in Europa che non ha saputo dire ai genitori quando i bambini torneranno in classe” ha ribadito Salvini, ricordando come in altre nazioni tanti alunni stiano già ora tornando nelle classi. E dunque, si è chiesto che razza di Fase 2 sia. “Pensate anche a chi non è un privilegiato, non ha i nonni vicini, e non può lasciare un bimbo di 7 anni a casa”. Infine, Salvini ha bollato la sanatoria che il governo sta preparando come “pericolosissima: state usando il virus per la più grande sanatoria di immigrati clandestini ha parlato così della norma che nel Decreto Rilancio consente l’emersione del lavoro nero e permessi temporanei per braccianti, colf e badanti. Con la sua solita “oratoria”, ha detto che la sanatoria serve soprattutto “a quelli che adesso stanno spacciando davanti alla Stazione Termini”.