«Procedere con il taglio dell’Iva, sarebbe una boccata di ossigeno per le famiglie e le imprese»: questo il fulcro delle proposte economiche che questa mattina al Senato la Lega di Matteo Salvini e Alberto Bagnai (responsabile Economia del Carroccio) hanno presentato al Governo Conte-2 per evitare la crisi nei prossimi delicati mesi di emergenza Covid-19. «È inutile inseguire ogni Dpcm con una mancia: così raggiungeremmo tutte le categorie», spiega ancora Salvini nel corso della conferenza stampa di presentazione. Il costo delle proposte economiche della Lega è di circa 20 miliardi di euro, «non in mance ma in sostegno vero a famiglie e imprese è di buon senso» sottolineano Salvini e Bagnai. Davanti alle polemiche per le presunte “mancate” proposte del Centrodestra al Governo, l’ex Ministro dell’Interno replica «In spirito collaborativo, come facciamo da nove mesi, abbiamo fatto i compiti a casa al posto del premier che a giugno, per i famosi stati generali, parlò di operazione taglio Iva per rilanciare i consumi come richiesto da associazioni, imprese, dai commercianti». Da giugno scorso, continua Salvini, «non abbiamo notizie di questo taglio Iva che aiuterebbe famiglie e mercato interno, perciò abbiamo fatto noi, con il lavoro dei nostri tecnici, una proposta che offriamo al paese, alle imprese, al governo, di taglio dell’Iva calcolata al singolo euro, che sicuramente darebbe impulso notevole a ripresa consumi».



LE PROPOSTE ECONOMICHE DELLA LEGA: LA VIDEO DIRETTA

La Lega propone al posto del Decreto Ristori e Ristori bis una visione economica di medio-lungo periodo che possa aiutare nel concreto le categorie in difficoltà: «La nostra idea è una rimodulazione delle aliquote Iva – ha spiegato Alberto Bagnai, senatore e responsabile Economia della Lega -, l’Italia ne ha 4, l’Ue consiglia di adottarne 2, noi proponiamo di abolire quelle 4-5% e ridurre le più alte a 8 e 20%, sulla base degli ultimi dati di gettito possiamo fare una stima che si lascerebbero nelle tasche degli italiani 20,2 miliardi di euro, una configurazione simile a Germania e Gran Bretagna, e un impatto sull’aliquota media da 15,6 a 13,4%». Salvini spiega come con il taglio dell’iva prospettato dal Carroccio non solo ci allinea all’Europa ma «entriamo nelle case di tutti gli italiani, passiamo da 4 a 2 aliquote, abbassiamo quella su pane, latte, frutta e verdura, ma scenderebbero da 22 a 20 anche abbigliamento, calzature, bevande». Sono diversi gli esempio portati dalla Lega sui cambiamenti concreti del taglio Iva sui prodotti: «da 10 a 8 per carne, zucchero, caffè, bollette e alberghi. Da 22 a 20 abbigliamento, mobile, bollette luce e gas e automobili, tre fra i settori più colpiti. Il tutto per 20 miliardi, il governo ne ha già spesi oltre 100, sarebbe una spinta ai consumi notevole, altro che decreto ristori! Non puoi inseguire con una mancia chi viene chiuso, e poi riguarda tutta l’Italia da Nord a Sud, tutte le città e tutte le categorie economiche». Per il duo leghista – concludono a fine conferenza – si tratta di non lasciare le imprese italiane fuori mercato: «si tratta di un aiuto vero da subito, un contributo vero a chi è a casa e lotta per mettere insieme il pranzo con la cena».



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