Matteo Salvini invoca il cessate il fuoco e si è detto pronto a intervenire in prima persona in Ucraina. Intervenuto in conferenza stampa alla Camera per presentare il sondaggio del prof. Enzo Risso sul conflitto in corso, il segretario federale della Lega ha esordito così: “La pace non è mai politicamente scorretta, ma è sempre il primo obiettivo da perseguire con ogni mezzo necessario”. Il politico ha spiegato che è stato dato mandato per sanzioni e aiuti militari, ma senza mai sospendere il tempo del dialogo: “Bomba chiama bomba e un conflitto nucleare deve essere evitato con ogni mezzo possibile”.
Dopo aver confermato di partecipare alla giornata di digiuno e di preghiera indetta da Papa Francesco, Matteo Salvini ha chiesto di porre fine alle polemiche degli ultimi giorni: “In questo momento c’è qualcuno che invade e qualcuno che è invaso, c’è qualcuno che ha aggredito e qualcuno che è stato aggredito, noi siamo a fianco degli aggrediti, c’è Putin che ha aggredito e Zelensky che è aggredito. E’ il caso di dirlo, per dire basta alle polemiche stucchevoli”.
Salvini: “Valuto possibilità di andare in Ucraina”
Uno dei passaggi più interessanti dell’intervento di Salvini è legato all’ipotesi di andare in Ucraina per tentare di dare una mano. “Stiamo pensando di esserci in presenza, perché una cosa è manifestare a Berlino e una cosa è esserci”, ha spiegato il leader del Carroccio, che ha aperto a un’azione con Orban e Morawiecki: “Mi piacerebbe che ci sia un flusso di combattenti per la pace. Ieri ho parlato con i leader di Polonia e Ungheria”. Salvini ha poi ribadito l’impegno del governo italiano per il dialogo e l’importanza della Santa Sede, in stretto contatto con la chiesa ortodossa in Russia: “Dobbiamo essere protagonisti del processo di pace: un conflitto nucleare sarebbe l’ultimo della storia e gli italiani non vogliono la guerra”. L’ex titolare del Viminale ha poi aggiunto: “Prima di votare qualsiasi legge bisogna chiedersi se quanto sto facendo aiuta la pace o no”.