Matteo Salvini vs Alessandro Di Battista, tensione tra Lega e Movimento 5 Stelle. Sono i giorni del rischio procedura d’infrazione Ue, ma non si placano le polemiche tra le due forze di maggioranza. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato Alessandro Di Battista, convinto che «il segretario della Lega voglia fare cadere il Governo e provochi ogni giorno il Movimento per fare cadere il Governo, anche perché è spinto dal suo partito». Il pentastellato ha poi aggiunto a Otto e mezzo: «Se farà cadere l’esecutivo per ragioni elettorali, affari suoi: io lo racconterò a destra e a manca. Salvini è efficace in questa fase come lo era Matteo Renzi, ma tra essere furbi ed essere bravi c’è una bella differenza. Per me Salvini non è fascista ma conformista: non ha scelto di mettere prima gli italiani ma Radio Radicale. E questa strategia sta pagando nel breve».



SALVINI VS DI BATTISTA, L’IRA DEL MINISTRO

Non è tardata ad arrivare la risposta di Matteo Salvini, ecco quanto riportato da Tg Com 24: «Ci sono tanti parlamentari e ministri dei 5 Stelle che lavorano, io preferisco parlare con loro, non con i chiacchieroni tropicali a pagamento. E’ strano che ci sia qualcuno che è alleato e che passa il suo tempo a insultarmi. Quello che dice è l’ultima delle mie preoccupazioni». E, spiega Repubblica, ha rincarato la dose: «Non guardo la tv e men che meno Di Battista. Quello che dice Di Battista è l’ultima delle mie preoccupazioni. Lo invidio, sta passando i suoi mesi in giro per il mondo pagato per dar lezioni al prossimo». Roberto Maroni, ex segretario federale del Carroccio, si è schierato dalla parte del capo del Viminale: «Troppe chiacchiere e poca concretezza, condivido».

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