Matteo Salvini sta puntualizzando su alcune delle misure proposte dal nuovo governo Movimento 5 Stelle-Pd. Dopo aver ironizzato sulla decisione probabile di tassare le merendine, questa volta l’ex ministro dell’interno non ha preso bene un’altra proposta del ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, che ha lanciato l’idea di giustificare l’assenza di quegli studenti che parteciperanno allo sciopero per il clima in programma venerdì prossimo, 27 settembre. Il leader del Carroccio ha postato sulla propria pagina Instagram una foto in cui ha scritto: “Dopo aver proposto la tassa sulle merendine, il geniale ministro propone la “bigiata” di massa. Ma secondo voi ci è o ci fa?”. Numerosi i like al post dell’ex titolare del Viminale, con altrettanti commenti dei suoi seguaci favorevoli alla sua presa di posizione.



MATTEO SALVINI VS LORENZO FIORAMONTI

Fioramonti aveva pubblicato negli scorsi giorni su Facebook la circolare inviata ai dirigenti scolastici e ai direttori degli ufficiali scolastici regionali, in cui, in occasione del terzo global strike “si invitano i Collegi dei docenti a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo delle assenze consentite dal monte ore personalizzato degli studenti”. Il titolare del Mise aggiungeva, sempre su Facebook: “In questa settimana dal 20 al 27 settembre infattiragazzi e ragazze di ogni Paese stanno scendendo in piazza per rivendicare un’attenzione imprescindibile al loro futuro, che è minacciato dalla devastazione ambientale e da una concezione economica dello sviluppo ormai insostenibile”. Salvini è tornato a parlare anche della tassa sulle merendine, specificando: “Non è normale che in un Paese con la crescita attorno allo zero, ci si occupi di merendine: alla salute ci pensano mamma e papà. L’ultima cosa di cui l’Italia ha bisogno sono nuove tasse”.

Leggi anche

Salvini: "Falsità da sinistra sul nuovo Codice della strada"/ "Autonomia va avanti. Open Arms? Verrò assolto"Pier Silvio Berlusconi: "Non vendiamo Forza Italia"/ "Io in politica? Per ora no. Da Giambruno a Striscia..."