Come vi abbiamo raccontato, è iniziata la sperimentazione dell’app Immuni in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia, ma non mancano di certo le polemiche. L’ultima stroncatura è arrivata direttamente da Matteo Salvini: il leader della Lega ha annunciato che non scaricherà l’applicazione di contact tracing legata all’emergenza coronavirus. «Io non scarico assolutamente nulla», il commento netto dell’ex ministro dell’Interno, che ha poi spiegato al termine della visita all’associazione “La Lega del Filo d’Oro” a Osimo (provincia di Ancona): «Gli italiani chiedono garanzia totale nella gestione e tutela dei loro dati e fino a quano non ci sarà questa garanzia, io non scarico nulla». Ed il leader del Carroccio non è l’unico a nutrire dubbi…
SALVINI STRONCA IMMUNI, APP BOCCIATA ANCHE DA MELONI
Da casa Centrodestra negli scorsi giorni era arrivata già una stroncatura da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: «Non l’ho scaricata e non intendo farlo. L’app è stata introdotta in violazione del codice degli appalti e delle leggi italiane e non sono assicurate le garanzie minime affinché non diventi l’ennesimo strumento in mano a chi vuole istituire un controllo modello Grande Fratello», le sue parole ai microfoni di Adnkronos.
Dopo Luca Zaia e Attilio Fontana, anche da Regione Piemonte sono piovute aspre critiche all’app Immuni: la task force guidata da Ferruccio Fazio l’ha definita poco utile ed ha chiesto alla Regione di non incentivare l’uso dell’applicazione. «Chi vuole scaricare l’app lo faccia pure, i dati saranno caricati sulla piattaforma Covid ma solo per valutare l’andamento epidemiologico», il commento del team di Cirio riportato da La Stampa…