Matteo Salvini, leader della Lega, è intervenuto nelle scorse ore ai microfoni di “In Onda”, trasmissione di La 7 condotta dai giornalisti Luca Telese e David Parenzo, con i quali non ha avuto un confronto del tutto pacato. Il battibecco ha avuto inizio quando Telese, citando i dati scientifici del professor Locatelli circa le diverse percentuali di circolazione del virus tra stranieri (2-3%) e turisti (25-40%), ha chiesto all’ex ministro dell’Interno perché fosse così affezionato alla tematica dell’immigrazione. “Io non sono così affezionato, lei fa una domanda infondata – ha replicato Salvini -. Se l’immigrazione clandestina è uno dei problemi d’Italia, io lotto per risolvere questo problema. Se ne sbarcano 400 al giorno, è un problema sociale, economico e sanitario. È fastidioso nei panni di un telespettatore sentire uno dei due conduttori super partes dire che il virus non ce l’hanno solo gli africani… Far sbarcare tra luglio e agosto più di 10mila clandestini in Italia non aiuta socialmente e sanitariamente”.



MASCHERINE E APP: IL PUNTO DI VISTA DI SALVINI

Matteo Salvini ha offerto il suo punto di vista anche in merito all’app Immuni (“Non l’ho scaricata, non è obbligatorio, né un dovere civico”) e sulla gestione della situazione da parte dei vertici amministrativi italiani. “Gli italiani che incontro quotidianamente chiedono certezze, io al Governo contesto il continuo cambio di idea. Ci sono 246 scadenze fiscali pianificate per il mese d’agosto. Si stanno facendo evidenti forzature: ad esempio, l’obbligo di mascherina dalle 18 alle 6 che senso ha? Alle 17.30 non si rischia? A me sembra una scemata! O c’è l’obbligo o non c’è l’obbligo. Che senso sanitario ha?”. Discorso analogo per le discoteche (“I gestori hanno fatto bene a ricorrere al Tar, ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio per un provvedimento privo di fondamento scientifico”) e, soprattutto, per le scuole: “I bimbi in val Bergaglia, in Svizzera, sono tornati in classe senza misure di distanziamento e senza mascherine e anche il resto d’Europa va verso un’intelligente normalità. Solo qui si torna indietro e si fa finta che il problema siano gli anziani con il cagnolino e non gli italiani che tornano dalle vacanze all’estero”.



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