Salvo Sottile, una delle migliori firme del giornalismo italiano, protagonista della cassettiera di Vieni da me, ai microfoni di Caterina Balivo racconta come è nato il romanzo “Notte fonda”: “è un romanzo che si ispira a questo programma che va in onda su Raitre e che torna da ottobre ed è una versione romanzata perchè io, a differenza di quanto accade nel programma, divento protagonista in prima persona raccontando una storia che parte la notte e finice all’alba” – spiega il giornalista che ha dedicato il romanzo alle due persone più importanti della sua vita – “Ho dedicato il romanzo ai miei figli, Giuseppe e Maya che sono le albe più belle e che io vivo di giorno perchè lavorando di notte ho il tempo di accompagnarli a scuola prima di andare in onda con la diretta di Mi manda Raitre”.
SALVO SOTTILE: “HO VISSUTO LA MORTE DI FALCONE E BORSELLINO”
A soli 18 anni, Salvo Sottile ha raccontato la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “Ho cominciato a lavorare quando ero molto giovane. Giravo con un vespino e vedevo questi due uomini che giravano da una parte all’altra della città e siccome mi avevano detto che sarei diventato un giornalista se avessi raccontato una notizia importante cominciai ad inseguirli e un giorno Borsellino mi incontrò e mi disse: inutile che ci insegui con il motorino perchè non possiamo dirti niente e ricordati che siamo due morti che camminano. In quel momento capii il dramma di questi uomini e quando mi ritrovai a raccontare, nel giro di pochi mesi, ho vissuto il dramma di un palermitano che vedeva la morte di due uomini cheavevano dato tutto alla loro città”, racconta Salvo Sottile che non nasconde l’emozione quando ricorda i suoi inizi. Dal racconto della tragica morte di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone parte la carriera di Salvo Sottile, giornalista esattamente come il padre. “Io sono cresciuto un po’ odiando questo lavoro perchè mio padre era un cronista e quindi stava molto fuori casa. Poi mi sono incuriosito e avvicinato a questo mestiere per capire cosa lo portasse via da me”, ricorda Salvo Sottile che ha riceve un messaggio del genitore che esprime tutto l’orgoglio nell’avere un figlio come lui.