“La nudità? Ognuno è libero di esprimere il proprio corpo come da propria coscienza, sono per la libertà. Io di certo non sono uno che ha usato il proprio corpo per lavorare, ma non ho niente contro chi lo fa, condivido il pensiero di Raffaella Fico nonché della criminologa Bruzzone”. Esordisce così il giornalista Salvo Sottile ospite negli studi di Rai Uno, presso Storie Italiane. Si parla quindi della querelle a distanza con l’attore napoletano Siani, che lo stesso Sottile ammette di non apprezzare particolarmente: “La sua è una comicità che non mi rimanda ai grandi maestri della comicità napoletana come ad esempio Troisi, ho espresso il mio pensiero definendola banale. L’origine di questa cosa va ricercata in quella battuta spiacevole che Siani fece su un ragazzino in carne durante il Festival di Sanremo del 2015, ed essendo stato io un ragazzino in carne non mi era piaciuto”.



SALVO SOTTILE: “L’UCCISIONE DI FALCONE E BORSELLINO…”

Si parla quindi del suo ruolo da reporter a Palermo negli anni ’90: “Mi sono trovato a raccontare cose più grandi di me come la morte di Falcone e Borsellino. E’ stato per me devastante dal punto di vista umano ma anche una grande palestra professionale che mi ha insegnato a valutare velocemente il senso di una notizia e a farmi diventare un cronista che non si accontenta delle cose “superficialiv” ma che va a cercare tutti i dettagli, quello che dovrebbe fare un giornalista. Il 1992 fu un anno particolare – prosegue ancora Siani ricordando le stragi di mafia di quegli anni – i due magistrati vennero uccisi a distanza di un mese, per fortuna quella stagione è terminata proprio con la morte di Borsellino e Falcone, ma a questi due eroi dobbiamo dire grazie”. E da stasera Salvo Sottile tornerà in tv su Rai Tre con la sua seconda stagione di “Prima dell’alba”.

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