Circa una ventina di punti sarebbero stati segnalati dall’elettromagnetometro impiegato nelle ricerche di Saman Abbas insieme ai cani svizzeri specializzati nel ritrovamento di resti umani. In giornata, come spiega il Fatto Quotidiano online si procederà con le verifiche dopo che quella con lo scavo su un’area specifica, vicina alla serra 4b, su cui si erano inizialmente concentrate le attenzioni nella mattina di oggi, ha dato esito negativo. Le unità svizzere saranno al lavoro fino a domenica su tutta l’area, anche se sarebbe stata circoscritta una zona sulla quale proseguiranno i controlli.



Nel frattempo l’attenzione si concentra su un altro dettaglio. Si tratta della foto di un vistoso livido sulla guancia inviata al fidanzato e mostrata per la prima volta a Chi l’ha visto. Nel messaggio la 18enne spiega al giovane che a provocarle quel livido con un pugno o uno schiaffo sarebbe stato proprio il cugino Irfan dopo aver saputo che la cugina aveva ancora rapporti con lui. L’uomo l’avrebbe anche minacciata asserendo che “se continuava a vederlo poteva accaderle ancora peggio”. Il cugino però, raggiunto dalla trasmissione di Rai3 avrebbe negato tutto all’inviato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SAMAN ABBAS, CANI CERCANO CORPO: SCAVI A NOVELLARA

Potrebbe esserci un’importante svolta nel caso Saman Abbas. Le ricerche del corpo della giovane scomparsa a Novellara potrebbero essere ad un punto cruciale. Lo rivela Rai News24, spiegando che i cani hanno fiutato un punto preciso in cui potrebbe essere stata seppellita la ragazza. Sono stati quindi avviati gli scavi per verificare se effettivamente sia sepolto il corpo. Erano cominciate questa mattina le attività di ricerca dell’unità cinofila della Human Remains Detection della Detection Dogs Ticino per ritrovare la 18enne di origini pakistane di cui non si hanno più notizie dalla fine di aprile. La squadra svizzera, composta da sette cani che sono esperti nell’individuare resti umani, hanno affiancato i carabinieri, che da settimane cercano i resti di Saman Abbas nei pressi dell’azienda agricola, dove il padre Shabar Abbas lavorava e dove la famiglia viveva. Le unità svizzere sono state coinvolte per lavorare sull’area fino a domenica, in particolare in alcune decine di serre più a ridosso del casolare principale. Ma siamo già ad una prima possibile svolta.



SAMAN ABBAS, RICERCHE CIRCOSCRITTE A 36 SERRE

Per la scomparsa di Saman Abbas sono iscritte nel registro degli indagati cinque persone: i suoi genitori, che sono volati in Pakistan nelle scorse settimane, uno zio di cui non si hanno notizie, due cugini, uno dei quali si trova nel carcere di Reggio Emilia dopo essere stato fermato in Francia. Per la scomparsa di Saman, che si era opposta ad un matrimonio combinato e aveva chiesto in molteplici circostanze aiuto agli assistenti sociali, la procura indaga per omicidio. Stando a quanto riportato dalla Gazzetta di Reggio, la ricerca è stata circoscritta a 36 serre. Si stanno anche usando strumenti tecnologici come l’elettromagnetometro. Si sta continuando a cercare in questa area in quanto il fratello minore di Saman, interrogato la settimana scorsa, ha detto più volte che lì la madre ha consegnato la sorella allo zio, il quale materialmente poi l’avrebbe uccisa. Dalle indagini è emerso che il movente sarebbe da ricondurre, oltre che al suo no al matrimonio combinato, anche alla relazione con un connazionale, non accettata dalla famiglia.