Interessante testimonianza raccolta da Mattino Cinque durante la puntata di stamane in diretta su Canale 5, in merito al caso Saman Abbas. Il programma condotto da Federica Panicucci ha intervistato un collega di lavoro di Shabbar Abbas, il papà di Saman, che ha spiegato: “Secondo noi lui ha venduto la figlia per ristrutturare la casa – ha spiegato – una volta comprata la casa da ristrutturare e aver speso i soldi, la figlia si è rifiutata ed han pensato di ucciderla. Io ho sentito delle notizie – ha aggiunto l’uomo – che ci portano su queste strade. òui era indebitato – ha ribadito a Mattino Cinque riferendosi al papà di Saman Abbas – doveva convincerla figlia a sposare questa parente, i soldi glieli avevano già anticipati e non poteva più restituirli e l’unico modo per lavare il disonore… il risultato è questo”.



Emanuele Canta, inviato di Mattino Cinque, ha quindi aggiunto: “E’ una testimonianza clamorosa che apre uno squarcio incredibile e dà una visione ancora più tragica della vinceda. Non sono voci da bar ne di paese – precisa – quest’uomo è stato per dieci anni collega di lavoro di Shabbar, e racconta in maniera dettagliata del rapporto con quest’uomo e di questa vicenda. Shabbar aveva acquistato dei soldi per una casa in Pakistan che doveva essere ristruttura, gli servivano i soldi e avrebbe quindi venduto la figlia ad un parente, dandola in promessa sposa”.



SAMAN ABBAS, OGGI SECONDO GIORNO DI RICERCHE A NOVELLARA

“Avendo speso i soldi – ha continuato Emanuele Canta – non ha potuto restituirli al rifiuto della figlia e quindi l’unica possibilità per far valere il suo onore era l’omicidio. Sono voci che giungono da persone molto vicine alla famiglia di Shabbar e anche all’interno dell’azienda, persone che conoscono la famiglia”.

Intanto, in attesa di maggiori approfondimenti su questa versione della vicenda, oggi secondo giorno di operazioni presso il casolare di Novellara, dove è stato individuato un cadavere nascosto circa 3 metri sotto terra e che dovrebbe appartenere molto probabilmente a Saman Abbas, anche perchè lo zio Danish, attualmente in carcere, avrebbe indicato proprio quel luogo in merito alla sepoltura della ragazza. Mattino Cinque ha intervistato anche l’avvocato di Shabbar Abbas, che ha spiegato: “L’estradizione? Ci sono molti punti a disfavore, uno su tutti la massiccia campagna mediatica portata avanti da più di un anno, che rende assai difficile per un giudice avere la la serenità necessaria per esprimere una sentenza. Cadavere ed estradizione sono solo parzialmente combinati, l’estradizione è un binario in se”.