Si è svolta questa mattina l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Bologna in merito alla posizione di Ikram Ijaz, accusato dell’omicidio premeditato della cugina Saman Abbas. L’uomo è difeso dagli avvocati Noris Bucchi e Luigi Scarcella i quali, come riferisce Reggionline.com, avrebbero sostenuto: “Non c’è un grave quadro indiziario a suo carico, anzi, la sua situazione si è alleggerita nelle ultime settimane”. Nel corso di due ore di esposizione, i due legali hanno avuto modo di esporre le proprie tesi, al termine delle quali a prendere la parola è stato il sostituto procuratore Laura Galli. Nel corso dell’udienza la difesa del 28enne ha chiesto la sua scarcerazione mentre la procura ha ovviamente chiesto che l’istanza venga rigettata. Come da prassi il tribunale si è riservato la decisione che dovrebbe arrivare entro l’inizio della prossima settimana, quando si saprà se il cugino di Saman – tra i cinque indagati della morte della 18enne pachistana – resterà in carcere come chiesto dalla procura o se invece tornerà libero.
L’uomo, ricordiamolo, è l’unico familiare di Saman Abbas ad essere attualmente in mano alla giustizia italiana dopo essere stato fermato a Nimes, in Francia, a fine maggio mentre tentava di arrivare in Spagna a bordo di un autobus ed estradato un mese fa. “Abbiamo chiesto la remissione in libertà, abbiamo discusso sulla gravità indiziaria e abbiamo evidenziato che il quadro indiziario iniziale, quello sulla base del quale il giudice della cautela ha disposto l’arresto del nostro assistito, a nostro parere, si è modificato”, ha ribadito anche ad Adnkronos, al termine dell’udienza, l’avvocato Domenico Noris Bucchi.
SAMAN ABBAS, RICERCHE CORPO SI ESTENDONO
Del caso di Saman Abbas torna ad occuparsi questa sera anche la trasmissione di Rete 4, Quarto Grado, che concentrerà la sua attenzione soprattutto sulle ricerche in corso e sui nuovi particolari relativi alla presunta trappola messa in atto dalla famiglia della 18enne per “punirla” dopo essersi rifiutata di sposare un cugino più grande di lei in Pakistan. Per gli inquirenti, Saman sarebbe stata uccisa. Ulteriore conferma di tale tesi choc trapela dalle immagini del video registrato dalle telecamere di videosorveglianza di via Colombo a Novellara il 29 aprile in cui compaiono tre uomini – due cugini ed uno zio – con pale e piede di porco in mano mentre si avviano verso la campagna. Per gli investigatori si stanno dirigendo al luogo in cui poi avrebbero scavato la buca dove collocare il corpo della ragazza. Le ricerche si concentrano proprio sul ritrovamento del presunto cadavere. Come riferisce oggi Il Resto del Carlino, le ricerche si sono ulteriormente estese verso i canali di bonifica nelle campagne tra Novellara, Campagnola e Reggiolo. Grazie all’impiego di un gommone dei vigili del fuoco, sono stati eseguiti nuovi accertamenti lungo il principale corso d’acqua di bonifica situato nelle vicinanze dell’abitazione degli Abbas. Presente anche l’unità cinofila dei carabinieri di Bologna e i cani da ricerca della polizia tedesca. Le ricerche vanno avanti a vasto raggio senza escludere alcuna ipotesi.