Novità nel caso Saman Abbas, la diciottenne di origini pakistane scomparsa a fine aprile in Emilia-Romagna e della quale non si sono più avute notizie. Nella mattinata di oggi il cugino della giovane, Ikram Ijaz, precedentemente arrestato a Nîmes, in Francia, è stato estradato alla frontiera di Ventimiglia, in quanto sono stati raccolti elementi sufficienti a emettere nei suoi confronti un provvedimento di ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo è indagato per l’omicidio della ragazza (al quale avrebbe preso parte unitamente a un altro cugino e ai genitori e allo zio di Saman) e per successivo occultamento di cadavere.
Nella mattinata odierna, intanto, si stanno svolgendo ricerche ancora più approfondite con l’utilizzo di un elettromagnetometro e l’impiego dei cani molecolari nei campi adiacenti all’abitazione nella quale l’adolescente risiedeva insieme ai suoi genitori e al cui interno aveva fatto ritorno soltanto l’11 aprile, dopo un periodo trascorso all’interno di una casa famiglia. Ricordiamo che l’abitazione è vicina a un’azienda agricola di Novellara, presso la quale il papà di Saman Abbas lavorava ormai da tre lustri.
SAMAN ABBAS: STRANGOLATA DALLO ZIO?
Saman Abbas, dicevamo, aveva fatto ritorno a casa l’11 aprile, salvo poi sporgere denuncia il 22 contro i suoi stessi genitori in quanto non le volevano restituire i documenti, con particolare riferimento al passaporto. Ricordiamo, infatti, che il padre e la madre volevano che la loro figlia convolasse a nozze con un cugino, dando vita a un vero e proprio matrimonio combinato che Saman non accettava, essendosi innamorata di un altro ragazzo in Italia. Secondo il gip di Reggio Emilia la ragazza sarebbe stata uccisa dallo zio, Danis Hasnain, che poi avrebbe nascosto il cadavere con l’aiuto dei cugini. Il delitto si sarebbe compiuto nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio e, dopo averla uccisa, l’uomo avrebbe sepolto Saman all’interno di una buca che sarebbe stata predisposta nelle ore precedenti con la complicità di altri due cugini, immortalati dalle videocamere presenti attorno alla villa. I genitori di Saman sarebbero stati a conoscenza della volontà dello zio di uccidere la loro figlia e non si sarebbero opposti, volando poi in Pakistan il giorno successivo.