L’infinita storia di Saman Abbas, la ragazza uccisa quasi due anni fa a Novellara probabilmente per mano dei suoi stessi genitori, sembra aver avuto un nuovo sviluppo. Oggi, infatti, a sorpresa Palazzo Chigi ha annunciato tramite una breve nota che i genitori del fidanzato della ragazzina, Saqib Ayub, sono stati trasferiti dal Pakistan all’Italia, dove saranno messi sotto protezione da parte dei servizi di sicurezza italiani.



“I familiari di Saqib Ayub”, si legge nella nota di Palazzo Chigi citata dal quotidiano La Nazione, “il fidanzato di Saman Abbas, la ragazza uccisa a Novellara, sono arrivati nella tarda mattinata in Italia. Il loro trasferimento dal Pakistan è stato facilitato dai servizi di sicurezza italiani e dal consolato a Islamabad, che ha fornito i documenti per il padre, la madre e i fratelli di Ayub”. Nella nota, inoltre, il governo “esprime soddisfazione per il risultato e ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile il trasferimento”. Anche i legali della famiglia del fidanzato di Saman Abbas hanno espresso “grande soddisfazione”, sottolineando che lo scopo fosse quello di restituire “un po’ di serenità a questo ragazzo in questo immenso incubo”.



Il processo contro la famiglia di Saman Abbas

Non è chiaro se la presenza dei genitori del fidanzato di Saman Abbas andrà anche ad incidere sul processo che dovrebbe tenersi contro i familiari della vittima. Certo è che da tempo era noto, per voce dello stesso Saqib Ayub, che i suoi familiari erano oggetto di continue minacce ed intimidazioni in Pakistan, sia precedentemente al delitto della giovane ragazza, che nei momenti successivi, con telefonate, messaggi e veri e propri pedinamenti.

D’altronde è ormai chiaro che Saman Abbas è morta per mano dei suoi genitori soprattutto per via della sua ferma e decisa opposizione al matrimonio combinato che le avevano organizzato. Altra goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la relazione, clandestina gli occhi dei suoi genitori, tra la ragazza e Saqib Ayub, immortalata con un’ultima foto in cui si baciavano tra le vie di Bologna. Attualmente, i genitori di Saman Abbas sono incarcerati in Pakistan, dove sono stati già considerati colpevoli, mentre l’Italia attende da tempo la loro estradizione affinché vengano processati anche sul nostro territorio. Una vicenda, pare, lunga e complessa, che fino a questo momento ha solamente visto rinvii su rinvii del processo che dovrebbe disporne l’estradizione.